di Anna Maria Di Matteo
Jeans, migliaia di capi con l’etichetta Ferrè. Tutti da controllare, tutti sequestrati dalla Guardia di Finanza. E’ l’inchiesta della procura di Isernia che sta indagando su un filone preciso, quello della contraffazione del marchio di una delle maison italiane più prestigiose. I jeans, a cui i baschi verdi hanno messo i sigilli, in minima parte, all’incirca cinquemila, sono nei magazzini della Ittierre di Pettoranello. Ma altra merce, invece era stipata in 6 camion che, nei giorni scorsi, sarebbero stati intercettati a Monza. Stando a quanto si è appreso, con circa 300mila pezzi all’interno. Sembrerebbe non solo jeans. I finanzieri sarebbero arrivati a questa pista dopo aver intercettato un primo camiom nella zona di Venafro. Bloccato il mezzo pesante diretto a nord ai primi di luglio, l’informativa sarebbe finita negli uffici della magistratura isernina. E le fiamme gialle, dal Molise, sarebbero arrivate fino alla Lombardia. Un solo solo nome, per ora, risulterebbe iscritto sul registro degli indagati.Da parte Ittierre gli avvocati non confermano, ma le visite della Finanza all’interno dell’azienda di Pettoranello, sono state più di una, peraltro anche sollecitate dagli stessi dipendenti nei giorni della contestazione con cori più che espliciti.Un’indagine che s’interseca con un contenzioso civile, aperto da tempo tra la proprietà Ittierre e la Ferrè, per via di royalties che secondo la maison non sarebbero state pagate nel tempo, per un valore di 6 miioni di euro. Per questo motivo il tribunale di Milano avrebbe disposto un sequestro conservativo di beni, già avvenuto nella sede di Pettoranello.
