Il primo acconto di 500 euro è stato accreditato. Ma il leggero ritardo non è piaciuto ai lavoratori della Ittierre, che ora chiedono il rispetto del punto successivo dell’accordo, ossia il pagamento del saldo dello stipendio di giugno entro venerdì. In caso contrario i dipendenti non escludono di procedere con uno sciopero dall’interno dell’azienda, anche a costo di rinunciare alle proprie ferie. Su questo punto la proprietà si è già attivata. L’obiettivo è quello di procedere con i bonifici già entro domani. In queste ore, inoltre, con i sindacati e le Rsu si sta ridiscutendo la cassa integrazione e la rotazione del personale. Ma sopratutto si sta organizzando il lavoro per consegnare nei tempi stabiliti le collezioni autunno-inverno, premessa necessaria per dare un futuro allo stabilimento di Pettoranello. “Apprezziamo molto la buona volontà dimostrata dalla proprietà – ha detto Francesco Di Trocchio, segretario provinciale della Femca Cisl – e ci auguriamo che si trovi presto la disponibilità finanziaria per il saldo degli stipendi. Il mancato rispetto di un solo punto dell’accordo – ha concluso – comprometterebbe tutto il lavoro fatto finora per riallacciare i rapporti tra lavoratori e azienda”. Nel frattempo nelle istituzioni si continua a parlare del futuro della Ittierre. Non solo alla Regione, ma anche a Roma, nei palazzo del governo. Il sottosegretario Sabrina De Camillis ha inviato la richiesta ufficiale al ministero dello Sviluppo economico per la convocazione del tavolo sulla crisi dell’azienda di Pettoranello. Probabilmente sarà convocato entro il 2 settembre. L’obiettivo è quello di trovare un’intesa e gli sturmenti finanziari necessari per rilanciare tutto il settore tessile molisano.
Vertenza Ittierre, pagati gli acconti. Ma i dipendenti non abbassano la guardia
