di Manuela Iorio
La prua di una paranza, due vele giallo rosse al led che si illuminano di notte e poi 21 piastre in gres porcellanato dove sono disegnate le storiche imbarcazioni del posto, le paranze, con i loro nomi, quelli dei pescatori e i soprannomi in dialetto termolese. Il pavimento è invece ricoperto di piastrelle azzurre che richiamano il colore del mare. E’ la nuova rotonda del porto della città inaugurata dopo sette mesi di lavori. L’ideatore è l’architetto Antonio De Felice, che già nel 2007 aveva elaborato un progetto con gli spunti forniti da Giovanni De Fanis che ha curato una ricerca storica sulle paranze. Intorno alla rotonda un percorso pedonale, dove già in tanti si fermano per curiosare tra le immagini. C’è anche una targa di bronzo, con lo stemma del Comune e della Bandiera blu e i nomi degli autori e curatori dell’opera. Un tributo alle antiche imbarcazioni che a Termoli furono utilizzate nel periodo tra il 1811 e il 1950. Alla fine degli anni 20 la marineria termolese vantava 26 coppie di paranze. La rotonda è stata definita dal sindaco un monumento oltre che un tributo alla gente di mare e che con il mare lavora. All’inaugurazione ha partecipato anche l’arcivescovo di Lecce Domenico D’Ambrosio, che ha guidato la diocesi di Termoli per 14 anni e tornato in città in occasione dei festeggiamenti di San Basso. L’opera è costata 139mila euro, soldi a carico della ditta che si occupa del verde pubblico della città.”Si tratta di un’opera a costo zero per la collettività perché rientra nell’appalto di aggiudicazione della gestione del verde pubblico” – è stato il commento del sindaco Antonio Di Brino.
