Lunedì sciopero con corteo. L’appuntamento – aperto a tutta la cittadinanza – è per le 9:00 davanti alla piscina comunale di Isernia. Il corteo percorrerà via XXIV maggio, corso Garibaldi e corso Risorgimento, fino a raggiungere l’Ufficio del Governo, dove è previsto un incontro con il prefetto. Questo è solo l’ultimo atto dello scontro tra la proprietà e i dipendenti dell’azienda di Pettoranello, che si fa di giorno in giorno piu’ duro. Intanto i lavoratori hanno aperto un gruppo su Facebook per spiegare le ragioni dello sciopero: “Lo stipendio – scrivono – è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Contestiamo prima di tutto la cassa integrazione a zero ore adottata per epurare le Rsu e chi aveva criticato l’operato di Bianchi. E poi per la mancanza di un piano industriale che consenta di rilanciare l’azienda senza le continue richieste di sussidi pubblici”. Certo è che ora la vertenza è a un punto morto. Prova a dare la scossa il segretario provinciale della Femca Cisl, Francesco Di Trocchio, ricordando che “con lo sciopero in atto, Bianchi potrebbe decidere di non presentarsi ai tavoli istituzionali per la richiesta degli ammortizzatori sociali. I lavoratori sono completamente scoperti. Per questo – ha detto – chiediamo alla Regione Molise, alla Provincia e al Comune di Isernia di attivarsi subito e fare pressing sulla proprietà affinché si ottenga l’impegno ufficiale per l’apertura dell’iter per la cassa integrazione straordinaria, che può essere richiesta solo dal datore di lavoro.La Regione, fallita la strada della fidejussione, deve mediare subito, né si possono aspettare gli esiti del tavolo permanente a Roma. L’emergenza va affrontata adesso. Vanno tutelati i redditi delle famiglie. Ogni giorno di sciopero in piu’ – ha concluso il sindacalista – è una sconfitta per tutto il territorio molisano”.
Ittierre, la Femca Cisl lancia l’allarme: a rischio la cassa integrazione straordinaria
