Dopo i soldi agli armatori arrivano anche quelli per i marittimi. E’ di pochi giorni fa la notizia che il Ministero ha provveduto a sbloccare i pagamenti relativi al fermo pesca del 2012, soldi destinati agli imprenditori, ai proprietari dei pescherecci che non avevano ancora ricevuto l’indennizzo per il mancato lavoro dello scorso anno. Una boccata d’ossigeno per il settore, in un periodo particolarmente negativo, sia per la contrazione dei consumi che per l’aumento del costo del gasolio. Ora però oltre ai soldi per gli armatori, arriveranno anche quelli per i cosiddetti marittimi, coloro che sono imbarcati sui pescherecci e che si occupano materialmente dell’attività d pesca. La notizia è sata resa nota dai sindacati e dalle associazioni di settore che in un incontro al Ministero del Lavoro hanno firmato un accordo che consente di sbloccare 30 milioni di euro destinati alla cassa integrazione in deroga dei marittimi, che non potranno lavorare per 40 giorni nel pieno dell’estate per rispettare il fermo biologico di quest’anno. Circa 150mila euro saranno destinati alla marineria termolese. “Un accordo che soddisfa lavoratori e imprese” – è il commento di Federcoopesca che sottolinea anche l’importanza della nascita di un tavolo di lavoro, per un confronto e un monitoraggio costante sul tema degli ammortizzatori sociali destanti al settore. Intanto sta per scattare anche quest’anno il divieto di pesca nell’Adriatico nel tratto che va da Pesaro a Bari, previsto dal 5 agosto al 15 settembre. Inutili, anche questa volta, sono stati i tentativi di diaologo tra le associazioni e il Ministero nel tentativo di far spostare la data di stop, che ricade proprio nel pieno dell’estate e nel periodo di maggior richiesta di prodotto fresco locale.
Sbloccati i fondi per la pesca: arrivano soldi per armatori e marittimi
