di Anna Maria Di Matteo
L’aumento delle tasse, deciso dal Consiglio regionale, continua ad alimentare la polemica. Un provvedimento, quello varato dall’esecutivo e poi avallato dall’assemblea legislativa di palazzo Moffa, contro il quale si sono schierate le principali associazioni di categoria: edili, piccole imprese, industriali. Un coro di no ai rincari delle tasse che, dicono gli operatori economici, non faranno altro che peggiorare una situazione già gravissima. Il presidente della Regione, Paolo Frattura, fatto oggetto di pesanti critiche, ha detto la sua. In una intervista rilasciata a Telemolise, il governatore ha precisato come la decisione di far scattare gli aumenti sia stata una decisione difficile, assunta a malincuore. Ci scusiamo con i molisani – ha detto – ma siamo stati costretti ad intervenire per porre rimedio ad una situazione di indebitamento pesante”. In sostanza il capo dell’esecutivo ha tenuto a precisare che l’attuale governo regionale abbia ereditato i debiti contratti dalle passate amministrazioni. Una situazione che ha richiesto l’aumento delle tasse. Non c’era altro da fare, insomma. Gli introiti derivanti dall’ aumento della tassa automobilistica e dell’addizionale Irpef si aggirano, complessivamente, sui 4 milioni e 100 mila, di cui 2 milioni e 700 mila euro dai rincari dell’imposta sui redditi delle persone fisiche. Di certo rappresenterà una boccata di ossigeno per le esangui casse regionali. Una boccata di ossigeno alla quale, tuttavia, andranno necessariamente accompagnati interventi strutturali per il rilancio dell’economia.
Aumento delle tasse, Frattura si scusa con i molisani: una decisione difficile ma inevitabile
