Il 1 agosto vertice con la Regione a Campobasso per affrontare la vertenza
Il futuro dei 70 dipendenti di Esattorie Spa resta incerto dopo che la società ha chiuso i battenti lo scorso 10 giugno. I lavoratori possono contare ora solo sulla cassa integrazione fino al 31 dicembre. Sono proprio loro la parte più debole nella battaglia legale tra la società, che dice di vantare crediti verso regione e comuni per 20 milioni di euro, e gli stessi Enti pubblici che affermano esattamente il contrario. Nella sede della Cgil a Campobasso si è tenuta l’assemblea dei lavoratori di Esattorie.
Il sindacato è riuscito a ottenere un incontro con la Regione. Il vertice si terrà il primo agosto a Campobasso. “Ma se non verrà fuori qualcosa di concreto da questo incontro – ha detto il segretario della Filcams Cgil, Franco Spina – scenderemo in piazza a protestare”.
Intanto, sono gli stessi dipendenti di Esattorie ad aver proposto alla Regione una strada alternativa per evitare la perdita definitiva di 70 posti di lavoro: mettere l’Ente a capofila di un Consorzio di Comuni e di una nuova società, originata grazie all’aiuto di Finmolise o Sviluppo Italia Molise. Per questo i dipendenti in cassa integrazione chiedono ai Comuni, alle Province e a tutti gli Enti locali interessati, di aderire al progetto di affidamento per la riscossione dei tributi ai dipendenti di Esattorie. Si tratta di personale con anni di esperienza alle spalle, capace di gestire il servizio in maniera veloce, professionale ed economica.
