Stop alla musica ed agli schiamazzi dopo la mezzanotte. Sulla movida Campobassana cala il silenzio. Il sindaco Gino Di Bartolomeo ha emesso l’ordinanza anti-rumore, che entrerà in vigore il prossimo 27 luglio, per consentire ai residenti del centro storico di dormire sonni tranquilli, scatenando però l’ira dei gestori degli esercizi pubblici che preannunciano ricorso al Tar.
«E’ l’ennesimo duro colpo al nostro comparto – denuncia l’Apem, l’associazione pubblici esercizi del Molise – che creerà danni ingenti soprattutto a coloro che hanno da poco intrapreso la strada della piccola impresa, con seri rischi economici».
Una ordinanza che i gestori degli esercizi pubblici definiscono fuori luogo ed anticostituzionale ed attaccano frontalmente l’amministrazione comunale, accusandola di immobilismo e di aver completamente abbandonato il centro storico al degrado , senza programmazione, senza controlli e limitando le nuove aperture.
Una situazione che con il passare degli anni è diventata insostenibile e che ora è scoppiata con tutta la sua gravità. Da sempre è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra i residenti del centro storico e i gestori di pub e ristoranti. I primi lamentano rumori molesti, schiamazzi che rovinano il sonno, soprattutto in estate. I secondi rivendicano il diritto di lavorare, contribuendo, così, a risollevare l’economia locale, già provata dalla crisi.
Una vicenda che è stata portata all’attenzione del Consiglio comunale, proprio qualche settimana fa dal consigliere di Costruire democrazia, Michele Durante che aveva chiesto all’amministrazione interventi che venissero incontro alle esigenze di tutte le parti interessate. L’intervento del sindaco non si è fatto attendere, ma non ha fatto altro che accrescere la conflittualità. Un caso che a questo punto potrebbe avere strascichi giudiziari.
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