di Tonino DaneseL’Italia potrebbe vivere di sola cultura, per le sue peculiarità artistiche, storiche, gastronomiche, paesaggistiche, di tradizioni, sfruttandole, nel loro rispetto pieno, a livello turistico ed economico. Ci sono paesi con meno ricchezze del nostro, che però ne fanno l’elemento trainante della propria economia, valorizzando al massimo le loro professionalità e strutture.
In Italia, invece, la cultura, per il solo fatto che si respiri e sia tutta intorno a noi, sembra qualcosa di scontato e perciò, forse, considerata, a torto, secondaria come forma di ricchezza anche economica. E il fatto che i resti di Pompei vadano a pezzi non è visto un come dramma planetario, quale invece è. C’è gente, di altre nazioni, benestante e colta, che pagherebbe una fortuna per vedere da vicino eventi tradizionali, folk, presenti in Molise, ad esempio, ma che sono sconosciuti ai più perché per nulla pubblicizzati o perché chi li studia e li ha studiati non ha l’opportunità di farli conoscere, per una miopia diffusa, soprattutto delle istituzioni.
Una inversione di tendenza è quello che si chiede alle stesse, a tutti i livelli. La cultura non è superflua, ma è fonte di ricchezza se considerata con intelligenza. E il nostro piccolo Molise ha le sue ricchezze, sotto questo punto di vista.
Premessa lunga per parlare appunto di cultura e tradizioni e di una singolare iniziativa dell’associazione culturale Forche Caudine, uno dei circoli di molisani più grande per numero di soci, con sede a Roma. E tra i soci ha lanciato una consultazione sui beni territoriali in grado di suscitare maggiore fascino con l’intento, appunto di tracciare linee di indirizzo e idee per orientare le prossime opzioni che la pubblica amministrazione metterà in campo per promuovere il Molise. I dati saranno commentati mercoledì pomeriggio nella sede romana del Formez.
Su un campione di 400 utenti che hanno risposto è venuto fuori che l’elemento che meglio rappresenta l’immagine del Molise fuori dai suoi confini è il Sannita, seguito dal Tratturo poi il Tartufo, che supera, tra le eccellenze gastronomiche, i formaggi e la Tintilia. Tra le manifestazioni folkloristiche più rappresentative, i Misteri di Campobasso superano, non di molto nelle preferenze la n’docciata di Agnone, poi le traglie di Jelsi, le carresi, ma ci sono quasi tutti gli eventi di cui anche Telemolise parla ampiamente.
Per la scelta dei siti storici Sepino si impone di misura su Pietrabbondante, quindi il paleolitico di Isernia, la fonderia di Agnone, l’anfiteatro di Larino..La consultazione ha avuto anche una sezione dedicata ai castelli e la classifica vede in cima il Monforte seguito da quelli di Gambatesa, Monteroduni, Termoli, Venafro. Un’altra sezione della consultazione riguarda le idee dei molisani per la propria regione, e le proposte vanno soprattutto verso l’incremento dell’attenzione alla cultura, appunto.
