Tregua tra l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico extraurbano e la Regione dopo il vertice in prefettura. Pronta la somma di un milione e mezzo di euro che sarà erogata in settimana.
L’Atm è tornata sui propri passi, revocando, per il momento il provvedimento con il quale annunciava l’interruzione delle corse. Una decisione scaturita dal vertice che si è svolto stamattina in prefettura e nel corso del quale la Regione ha annunciato il pagamento, in settimana, di un milione e mezzo di euro. Tuttavia l’azienda precisa come la somma rappresenti solo un acconto rispetto ai crediti vantati nei confronti della Regione, «crediti, in particolare – sottolineano i vertici – che riguardano l’adeguamento del contratto collettivo di lavoro e l’una tantum. E’ evidente che la parziale rimessa effettuata dalla Regione non consenta in nessun modo di considerare risolti i problemi», sottolineano dall’Atm. Le somme erogate saranno infatti destinate al pagamento dei lavoratori e dei fornitori, per non incorrere in azioni legali e decreti ingiuntivi. Resta dunque ancora aperto il problema dell’approvigionamento del carburante. I mezzi potranno viaggiare per una decina di giorni ancora, dopodiché lo stop. L’assessore regionale ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, dal canto suo invita l’azienda ad abbassare i toni della polemica, contando sul buon senso e sulla responsabilità di ognuno. Un braccio di ferro, quello che è in atto tra la Regione e l’Atm che ha si ripercuote inevitabilmente, sull’utenza. Sono infatti proprio i passeggeri, i pendolari, a pagare le conseguenze della vertenza. E così, un nutrito gruppo di viaggiatori Atm ha organizzato una raccolta di firme. Una petizione rivolta alle istituzioni regionali interessate ed all’associazione dei consumatori con la quale, oltre a denunciare disservizi di ogni genere i pendolari chiedono l’intervento urgente per il ripristino delle corse soppresse, il miglioramento delle condizioni di viaggio ed una puntuale indicazione degli orari. «Se tale è la qualità dell’azienda che si dovrebbe aggiudicare tutto il trasporto pubblico su gomma, la preoccupazione e l’esasperazione sono al limite», denunciano i pendolari.



