di Anna Maria Di Matteo
Quote rosa, il Tar del Molise ha respinto il ricorso presentato da Adriana Izzi, consigliere comunale di Campobasso che chiedeva la presenza femminile all’interno della Giunta regionale. La decisione dei giudici amministrativi è arrivata nella prima mattinata. L’esecutivo di Paolo Frattura resta tutta al maschile, dunque.
Durissima la reazione di Adriana Izzi , che sperava, evidentemente, in un epilogo diverso. “Sono letteralmente sconcertata – è il suo commento, a caldo – Pur rispettando la giustizia, non posso condividere questa sentenza. La decisione dei giudici amministrativi pone il Molise in una condizione di isolamento rispetto al resto del Paese. E’ come dire che in questa regione non arrivano le leggi nazionali. E’ come se vivessimo in un altra Italia.” La consigliera comunale si dice offesa come molisana e si chiede come mai, in altre regioni, come il Lazio, per un caso analogo, la decisione dei giudici sia stata assolutamente differente. “Come si può infliggere al Molise una condanna simile?”. Ma il caso sembra essere destinato a fare rumore. “Siamo convinti che la vicenda meriti uno scenario più ampio rispetto a quello molisano. Ora devo ancora metabolizzare la botta, dopodiché, insieme all’avvocato Iacovino decideremo il da farsi. Ma la cosa non finisce qui”, annuncia, con determinazione la Izzi.
Resta invece in sospeso l’altra questione approdata dinanzi al Tar, quella legata all’elezione del consigliere Filippo Monaco di Costruire democrazia alla vice presidenza del Consiglio regionale in rappresentanza dell’opposizione. Una elezione che era stata resa possibile grazie ai voti della maggioranza. Da qui la decisione dei consiglieri del Pdl Fusco e Cavaliere di impugnare il provvedimento consiliare. I giudici amministrativi hanno deciso di approfondire la materia.



