Due alberi alti 18 metri che svettano da una culla di legno e decine di bandierine gialle che sventolano dalle cime. Sono le inconfondibili caratteristiche di Goletta Verde, l’imbarcazione di Legambiente che solca i mari d’Italia monitorando il loro stato di salute, insieme a quello dei litorali. Oltre 30 tappe dal Nord al Sud dello Stivale in difesa dell’ecosistema marino e del territorio e che in Molise rileva ancora dati allarmanti. E cioè il forte inquinamento alle foci dei fiumi. I prelievi sono stati fatti a giugno alle foci del fiume Biferno e del canale Rio Vivo. Acque gravemente inquinate: questo il responso dei biologi che hanno trovato batteri delle feci in quantità elevate e che superano di molto i limiti consentiti per legge. Unico punto rilevato e nei limiti invece a Campomarino nella zona del cosiddetto lungomare degli Aviatori. L’equipaggio di Goletta Verde ha fatto anche notare che nelle zone manca il divieto di balneazione, sollecitando le istituzioni a provvedere e a individuare la causa di una insufficiente depurazione. Ma la nota dolente è rappresentata dal dossier resopubblico sulla cementificazione della costa, perché in 23 anni il 50 per cento del litorale è stato modificato irrimediabilmente con l’urbanizzazione. “Con una sovrapposizione di foto satellitari abbiamo scoperto che dal 1988 ad oggi dieci chiloemtri di costa molisana sono stati per sempre cancellati – ha spiegato Sara Carpentieri, responsabile di Goletta verde. “Chiediamo dunque di bloccare le costruzioni e di fissare un vincolo di inedificabilità per tutte le aree costiere ancora libere dall’edificato di almeno un chilometro dal mare”. Presente anche la deputata del Pd Laura Venittelli, a cui Legambiente ha chiesto l’impegno per una legge che possa imporre dei limiti all’edificabilità , per tutelare il territorio.
Goletta Verde in Molise: “Foci dei fiumi inquinate e costa martoriata dall’urbanizzazione”
