Finora i disagi erano stati causati soprattutto dal mancato completamento della Fondovalle Sangro. Il tratto incompiuto fra Sant’Angelo del Pesco e Quadri da sempre costringe gli automobilisti e camionisti ad avventurarsi sulle tortuose curve della strada provinciale 88. Ma questo è niente rispetto a quanto potrebbe accadere tra meno di un mese. L’Amministrazione provinciale di Isernia ha infatti emesso un’ordinanza che vieta ai veicoli con carico superiore alle 7 tonnellate e mezzo di passare sulla variante realizzata tre anni fa per aggirare il centro abitato di Sant’Angelo del Pesco, dove il transito di centinaia di mezzi pesanti al giorno stava creando seri problemi. Il peso dei tir – in particolare quelli che si spostano tra la Sevel della Val di Sangro e la Fiat di Pomigliano – lentamente stanno mettendo a rischio la tenuta della strada. L’asfalto comincia a cedere in diversi punti, ma i soldi per metterla in sicurezza non ci sono. Per questo l’ente di via berta – salvato dalla Corte costituzionale, ma non dalla grave crisi di liquidità – ha deciso di emettere un’ordinanza che sta sollevando un mare di proteste ancora prima di entrare in vigore. Il problema per i camionisti è serio: le strade alternative sono la Trignina e la Statale 17. Si passerebbe cioè per Isernia o per Sulmona, allungando il percorso anche di 80 chilometri. Ma i sindaci e i trasportatori della zona, in particolare quelli del versante abruzzese, non accetteranno passivamente questa novità. A breve chiederanno l’annullamento dell’ordinanza. In caso contrario sarà proposto un ricorso al Tar Molise per interruzione di pubblico servizio
La Provincia chiude la bretella a Sant’Angelo del Pesco, camionisti sul piede di guerra
