di Anna Maria Di Matteo
Via libera, dalla Conferenza dei servizi del Comune di Larino, a 34 progetti di classe ‘A’, legati alla ricostruzione post-terremoto, per i quali l’amministrazione comunale si accinge a chiedere all’Agenzia regionale di Protezione civile la firma dei relativi decreti per un finanziamento complessivo di 4 milioni e mezzo di euro. Si tratta di progettazioni esecutive riferite per la maggior parte agli immobili agricoli. Nel frattempo resta particolarmente critica la situazione delle imprese impegnate nella ricostruzione che da oltre due mesi non vengono pagate. L’amministrazione comunale auspica lo sblocco delle risorse in tempi rapidi per ridare ossigeno all’economia locale. Intanto, intervenendo all’incontro con i tecnici impegnati nella ricostruzione post-terremoto, il presidente della Regione Paolo Frattura ha annunciato una serie di provvedimenti che snelliranno le procedure burocratiche legate alla ricostruzione. «La burocrazia, in questa regione non ce la possiamo permettere – ha dichiarato il governatore – Abbiamo pratiche meritevoli di interventi che, per mere disattenzioni, rischiano di rimanere fuori dagli accordi di programma quadro. A tutto questo porremo rimedio», ha dichiarato. Negativo il bilancio tracciato dal presidente della Regione sulla ricostruzione: «Ad oggi non c’è un solo Accordo quadro firmato, il prossimo 10 luglio firmeremo quello per gli edifici di culto, sarà il primo contratto stipulato con le autorità centrali per lo stanziamento di fondi con la delibera Cipe 62 del 2011«, ha sottolineato Frattura che ha ricordato come, grazie alla deroga al patto di stabilità, siano disponibili 15 milioni di euro, utilizzati per pagare i lavori già realizzati. «Se da qui a settembre, quando il Governo presenterà al Parlamento la nuova legge sul patto di stabilità, non accadrà nulla di nuovo, non avremo la possibilità di fare altri interventi», ha concluso Frattura. L’intenzione della Regione è quella di chiedere una deroga per la ricostruzione in Molise, come già chiesto ed ottenuto dal presidente Vasco Errani per il post-sisma dell’Emilia Romagna.
