Dura presa di posizione del Partito dei Comunisti italiani che critica la gestione dei trasporti su gomma da parte dell’Atm “Ancora una volta gli operai della Fiat di Termoli vedono soppressa la fermata delle ore 16.20 alla zona industriale e sono costretti a cercare, dopo una giornata di lavoro, mezzi di fortuna per tornare a casa – denuncia Andrea Vertolo della segreteria regionale del partito – A peggiorare la situazione a Termoli è la soppressione del pullman cittadino n. 10, utilizzato da molti operai che oggi, invece, devono accalcarsi insieme ai turisti, su un unico pullman, il numero 9. Ulteriori disagi nascono dalla discrezionalità della fermata al bivio di Ripalimosani, che dopo quarant’anni di regolare attività, oggi viene stabilita non a norma lasciando l’imbarazzo agli autisti di turno di rendersi responsabili qualora decidessero di fermare il mezzo per far scendere i passeggeri alla storica fermata. Insomma, la situazione dei trasporti nel Molise, ad oggi, non ha nessuna regolamentazione e gli utenti vivono il proprio viaggio come fosse un odissea senza fine, senza avere più la certezza di una fermata e di una percorso prestabilito. Si richiede, dunque, un immediata informazione da parte dell’azienda, di quelle che sono oggi le corse e le fermate a norma soprattutto sulla tratta della Bifernina, la più utilizzata dai lavoratori pendolari”. Il Partito dei Comunisti italiani, invita l’assessorato ai Trasporti della Regione a far luce sulla situazione e di aprire un confronto con l’azienda Atm. “Siamo vicini ai tanti operai e lavoratori che stanno subendo questi enormi e imbarazzanti disagi e nei loro confronti ci impegneremo affinché la questione venga ad essere esaminata e risolta nel più breve tempo possibile”, conclude Vertolo.
Vertenza Atm, il PdCI denuncia: pesanti problemi per gli operai della Fiat
