La battuta di pesca era in corso a dieci miglia dalla costa di Termoli quando tra le reti del motopeschereccio “Luigi Padre” è rimasto impigliato un teschio umano. “Mai una cosa del genere” dicono alcuni armatori abituati a ripescare di certo gomme di auto, attrezzi e altro in mare aperto ma questa volta – raccontano – sonosconvolti.
Il teschio è stato subito consegnato alla Capitaneria di Porto di Termoli agli ordini del Comandante, Claudio Manganiello, e sequestrato nell’ambito delle indagini coordinate dal pm Morena Susi della Procura di Larino.
Ogni dubbio sull’identità dei resti umani potrà essere fugata con gli esami specifici.
La Procura affiderà proprio a un esperto la perizia anche alla luce di possibili confronti con persone scomparse e dispersi in mare registrati negli ultimi anni.