Olandesi ancora in campo nella trattativa per rilevare lo Zuccherificio. L’amministratore delegato, Alberto Alfieri, ricorda che proprio la cooperativa Royal Kosun, composta da 12000 bieticoltori e con quasi due miliardi di fatturato, è un modello che funziona bene così come altri in Europa.
Tanto che al termine del suo intervento all’incontro organizzato dalle associazioni bieticole non esita a dire che “il futuro dello Zuccherificio sarà possibile solo se si stringeranno il destino degli agricoltori e quello della gestione dello stabilimento”.
Una considerazione, dopo che l’asta di vendita è andata deserta, che valuta i contatti in corso con la realtà dei Paesi Bassi:
La proposta è seria, si sta valutando con il Comitato dei creditori, e nei prossimi giorni vedremo quali saranno le novità”.
Secondo Alfieri, rispetto a questa possibilità bisogna giustamente capire cosa ne pensano i bieticoltori e valutare la stabilità e la professionalità della gestioni.
Non sono venuto qui per fare il becchino – ha precisato riguardo alla sua posizione – ma per curare il malato e normalizzare ciò che non andava”.
Riguardo ai rapporti con chi fornisce le bietole da diverse regioni, il manager ha poi evidenziato come si siano “instaurate le giuste sinergie”.
Affollato il convegno con i rappresentanti delle associazioni bieticole, gli assessori regionali all’Agricoltura di Molise e Puglia, il presidente Paolo Frattura, agricoltori e dipendenti che tra una decina di giorni sono pronti a partire con la campagna per la produzione di zucchero. Intanto, i bieticoltori lasciano aperto un interrogativo.
Vogliamo sapere dalla Regione chi sarà il nostro interlocutore per le prossime campagne” ha spiegato Salvatore Montanaro del Cast Coldiretti.
