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giovedì, Maggio 15, 2025

Meningite B, presentato a Campobasso il nuovo vaccino

EvidenzaMeningite B, presentato a Campobasso il nuovo vaccino
La malattia può uccidere in 24 ore e colpisce in Europa 40 – 50 bambini piccoli ogni 100 mila. Il tasso di mortalità è del 10 per cento e un malato su cinque rischia gravi disabilità.

E’ una malattia rara, ma devastante e difficile da diagnosticare. La Meningite B può uccidere in 24 ore e colpisce in Europa 40 – 50 bambini piccoli ogni 100 mila. Il tasso di mortalità è del 10 per cento e un malato su cinque rischia gravi disabilità. La ricerca scientifica è all’opera e l’arma migliore resta quella della prevenzione.

In Giunta regionale a Campobasso è stato presentato il nuovo vaccino “4CMenB”. L’iniziativa è stata patrocinata dalla Giunta regionale, dall’Asrem e dalla Novartis Italia. All’iniziativa hanno partecipato il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura, il direttore del Servizio prevenzione, medicina veterinaria e sicurezza alimentare della stessa Regione Molise Mauro Di Muzio. Sono intervenuti come relatori Guido Maria Grasso (Università degli Studi del Molise – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Dipartimento S.P.E.S.); Nicola Ricci, responsabile U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica – ASReM Isernia; Roberto Patriarchi, dirigente medico Ospedale “Cardarelli” di Campobasso – infettivologo; Nunzio Salvatore Colarocchio, medico specialista in Pediatria – FIMP e Bartolomeo Terzano, medico di Medicina Generale – presidente ISDE.

La presentazione del nuovo farmaco è stata effettuata dal responsabile medico della Novartis Vaccines. Durante l’incontro si è parlato della sua tollerabilità ed è stato fatto il punto sugli studi clinici. La Commissione europea ha dato il via libera all’immissione in commercio del farmaco, il primo vaccino contro il meningocco B, batterio responsabile del 90% dei casi di meningite. In Italia si registrano circa 200 casi ogni anno.

“La meningite è una patologia drammatica che, oltre al decesso, può causare sordità, ritardo psicomotorio, paralisi cerebrale. Il periodo di maggior rischio è in prevalenza nei primi cinque anni di vita, perché nel bambino il sistema immunitario è immaturo, e insorge nuovamente nell’adolescente e nel giovane adulto, soggetti che fanno vita di comunità“, ha detto il direttore del Servizio prevenzione, medicina veterinaria e sicurezza alimentare della Regione Molise, Mauro Di Muzio. “La prevenzione – ha aggiunto – rappresenta il mezzo più efficace per contrastare la malattia“.

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