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venerdì, Aprile 19, 2024

Isernia, buonuscita d’oro per l’ ex sindaco Melogli

AttualitàIsernia, buonuscita d'oro per l' ex sindaco Melogli

La polvere delle polemiche non accenna a disperdersi attorno al disastrato comune di Isernia. Senza soldi per i fornitori e le imprese e accusato di aver sforato il patto di stabilità e per questo multato dallo Stato centrale per 550mila euro.
Sotto tiro le ultime spese di Palazzo San Francesco. All’apparenza tutto legale e giustificato, ma con la coda di una pioggia di accuse provenienti soprattutto dalle imprese e dai fornitori che non riscuotono il dovuto da mesi e mesi.
All’inizio, a sollevare le polemiche sembrava che ci fosse solo l’aumento delle indennità per la segretaria Lucia Petti. Un bonus di ventimila euro che ha fatto gridare allo scandalo e che ha spinto il neo sindaco Brasiello a chiedere un dossier alla struttura amministrativa.
Le ultime novità, ovvero due determine pubblicate solo adesso, accendono un altro fuoco, come se ce ne fosse ulteriore bisogno.
Si parla della comunicazione delle spese fatte da Palazzo San Francesco per la gestione commissariale. Alla Filippi, già nota alle cronache per la chiusura pomeridiana dell’asilo e per la concessione del bonus alla segretaria, giusto per fare un esempio, sono andate 5.164 euro al mese, più rimborsi spese a piè di lista per vitto, alloggio e trasporto. Al suo vice Tarantino, 3.602 al mese, anche qui con il di più per le spese. L’unica che non ha presentato rimborsi per le spese è l’altro sub commissario, Giovanna Lombardi della prefettura di Isernia che si è accontentata della sola indennità. Ma la pioggia di spese non riguarda solo la gestione commissariale. C’è infatti la chicca della determina con cui, sempre la segretaria Petti, liquida circa 18mila euro all’ex sindaco Melogli come indennità di fine mandato.
Per carità, tutto legale, ma cosa andiamo a raccontare alla Cooperativa Lai, a cui è stato negato il rinnovo del contributo, o ai bambini dell’asilo nido che di pomeriggo non trovano più il servizio se non a pagamento, o alle decine di aziende che avanzano soldi da Palazzo San Francesco?
Chissà se il nuovo sindaco troverà le risposte. Glielo auguriamo.

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