L’episodio – ancora tutto da chiarire – si è verificato venerdì, ma la notizia è trapelata solo nelle ultime ore. È stata aperta un’inchiesta per le presunte minacce subite dal presidente del tribunale di Isernia Guido Ghionni. Da quanto si è appreso nel suo ufficio ci sarebbe stato un acceso diverbio tra il magistrato e un professionista, una persona che ha rapporti di lavoro diretti con lui. L’uomo è indagato per minaccia aggravata. Durante la lite – probabilmente scaturita da questioni di lavoro – è spuntata anche una pistola semiautomatica, successivamente sequestrata dai carabinieri. Sull’accaduto vige il più assoluto riserbo. Del caso se ne sta occupando la Procura di Bari. In situazioni come queste non può infatti intervenire quella di Isernia, visto che le persone coinvolte in questa vicenda hanno comunque rapporti più o meno diretti con la magistratura inquirente locale. Sarà dunque la Procura del capoluogo pugliese a fare chiarezza su questo episodio, ma non è affatto escluso che nel frattempo intervenga anche il Consiglio superiore della magistratura, a quanto sembra già al corrente dell’accaduto. La persona indagata – un uomo di circa 60 anni – ha comunque respinto ogni accusa: “Si è trattato solo di un malinteso – ha detto – nelle prossime ore cercherò di chiarire l’episodio direttamente con il presidente del tribunale. La pistola – ha detto ancora – la detengo regolarmente, grazie a un tesserino speciale rilasciato dal ministero del Giustizia, tra l’altro sempre rinnovato negli ultimi 14 anni”. Intanto in mattinata il prefetto di Isernia Filippo Piritore ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Si è parlato di eventuali nuovi provvedimenti da assumere per rafforzare la sicurezza del palazzo di giustizia, mentre non è escluso che al presidente del tribunale Ghionni venga assegnata anche una scorta.
Minacce al presidente del tribunale di Isernia, l’indagato si difende: solo un malinteso, chiarirò tutto
