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giovedì, Marzo 28, 2024

Esattorie, 70 posti di lavoro in fumo

EvidenzaEsattorie, 70 posti di lavoro in fumo

Il Segretario Generale della UilTucs Molise, Pasquale Guarracino, pone nuovamente l’accento sulla posizione precaria dei 70 lavoratori molisani dipendenti della società ESATTORIE s.p.a..
La società, che si occupa di attività di riscossione, accertamento e liquidazione di entrate tributarie ed extra tributarie, a causa dell’Incertezza legislativa in materia, e della interruzione, a vario titolo, delle commesse da parte degli Enti locali e della Regione Molise, è in uno stato di grave crisi, che ha spinto la direzione aziendale, in un primo momento, ad optare per il regime dei contratti di solidarietà per i dipendenti occupati in Molise e poi, con decisione ultima, addirittura ad aprire una procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga a zero ore per tutti i suoi lavoratori.
La UIL, già nei giorni scorsi, ha chiesto un intervento della Regione Molise, volto ad impedire la perdita dell’occupazione e la dispersione della professionalità acquisita dai 70 lavoratori molisani e, quindi, a programmare forme di reimpiego degli stessi, nel settore della riscossione dei tributi, che comunque dovrà essere garantita.
I dipendenti che, da anni, lavorano per la società Esattorie s.p.a., svolgendo un servizio di cui hanno beneficiato gli Enti locali e la Regione stessa, sono amareggiati dall’indifferenza loro riservata e preoccupati dall’inerzia delle istituzioni, anche e soprattutto in prospettiva futura.
Ben presto, infatti, si renderà necessario affidare il servizio di riscossione dei tributi ad una società, anche regionale, che lo gestisca: è doveroso, quindi, ricorda la Uil, da parte del governo regionale, lavorare su questa ipotesi e vincolare l’affidamento di detto servizio all’assunzione di questi 70 lavoratori che, altrimenti, rimarrebbero a casa, con tutto il bagaglio di esperienza e professionalità, anche certificata, acquisito.
Intanto, anche il comune di Campobasso, dopo quello di Isernia, ha aperto un contenzioso con Esattorie Spa per nove milioni di euro.
Per Carlo Marcucci è un epilogo che fa male, l’imprenditore infatti sostiene che la società ha crediti superiori a venti milioni, a fronte di debiti nei confronti degli enti assistiti per 15-16 milioni di euro. I comuni – sostiene Marcucci – hanno passato a Esattorie dei ruoli non aggiornati, contenenti numerosissime posizioni non corrette. Ovvero gente deceduta, trasferita, irreperibile. Per tutti quei debitori Esattorie non ha potuto riscuotere nulla, mentre ha regolarmente anticipato agli enti locali le somme che, teoricamente, avrebbe dovuto riscuotere. Da qui nascono le differenze interpretative coi comuni di Campobasso e Isernia. Ma ora si andrà verso una soluzione gestita dai giudici, a cui Esattorie ha presentato domanda di concordato. Da premettere che per le somme dovute agli enti pubblici, non è previsto alcun abbattimento. Tutti dovrebbero riavere fino all’ultimo centesimo, ma c’è prima da capire bene chi deve dare e chi deve avere.

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