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domenica, Maggio 11, 2025

Consiglio regionale, nulla di fatto. L’allargamento della Giunta si allontana

AttualitàConsiglio regionale, nulla di fatto. L'allargamento della Giunta si allontana

 di Anna Maria Di Matteo

Seduta lampo a palazzo Moffa. Rinviato, per impegni del presidente della Regione,  il dibattito sulla proposta di abrogazione della legge 21 ‘taglia poltrone’.

Ancora un rinvio dell’abrogazione della legge regionale 21 approvata nel corso della passata legislatura che ha tagliato il numero dei consiglieri e degli assessori. L’argomento era infatti iscritto come secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio regionale riunito questa mattina. Una seduta che si è aperta tardissimo e che è durata pochi minuti. Giusto il tempo per il presidente Niro di comunicare all’aula le dimissioni, presentate dalla consigliera del Pdl Fusco Perrella dalla commissione  conoscitiva sul Bilancio e di consentire all’aula di approvare la proposta di convalida degli eletti a palazzo Moffa. Poi i lavori sono stati sospesi per impegni del presidente della Regione e la seduta è stata aggiornata ai primi di luglio. Dunque ancora un nulla di fatto e chi si aspettava di poter assistere almeno all’avvio della discussione sulla proposta di abrogazione della legge 21 è rimasto deluso. Il tema è di quelli che catalizza l’attenzione del mondo politico, ponendosi come terreno di scontro. Perché dietro la richiesta della Giunta di abrogare la legge c’è il chiaro intento del governatore di allargare l’esecutivo per consentire l’ingresso di Vincenzo Cotugno, eletto con la lista di Rialzati Molise. Cotugno dunque dovrebbe diventare il quinto assessore della Giunta Frattura. Ma il condizionale è d’obbligo, visto come si stanno mettendo le cose. Infatti, se il Consiglio non fosse stato aggiornato, il capogruppo del Pd, Francesco Totaro,  era già pronto a chiedere all’aula  il rinvio in Commissione del testo varato dall’esecutivo. Un rinvio dettato dalla necessità, ha fatto sapere l’esponente del Partito democratico, di elaborare una proposta più organica che contemplasse non soltanto la riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri, ma che prevedesse anche misure per ridurre i costi della politica e l’introduzione della figura del consigliere supplente. Insomma un testo corposo la cui scrittura richiederà tempi certamente non brevi. C’è chi dà a questa richiesta una chiave di lettura ben precisa: evitare la nomina del nuovo assessore. Una situazione che sta creando malumori e tensioni all’interno di Rialzati Molise, a cui era destinata la quinta poltrona della Giunta Frattura. Vincenzo Cotugno, che dovrebbe essere il quinto assessore,  dal canto suo si limita a chiedere al governatore il rispetto degli impegni assunti con lui e con la lista civica che egli rappresenta in Consiglio regionale.

 

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