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giovedì, Maggio 2, 2024

Buon compleanno Raffa

CulturaBuon compleanno Raffa

di Emi Curatolo

Raffaella Carrà compie settant’anni, essendo nata a Bologna esattamente il 18 giugno del 1943,  nel bel mezzo di quella seconda guerra mondiale che ormai si avviava al suo tragico epilogo. Crescerà quindi nel dopoguerra, in un’Italia devastata che con fatica e dignità però riuscì a rialzare la testa. L’Italia che risorge e la carriera della Carrà vanno di pari passo, è infatti nel 1960 (l’anno del boom economico) che Raffaella – quella che diventerà la Raffa nazionale – fa il suo esordio nel mondo dello spettacolo. Esordisce con La lunga notte del ’43, un film di Florestano Vancini. Del resto, per lei, il cinema è il primo approdo naturale, essendosi diplomata a Centro sperimentale di cinematografia. Ma saranno altre le strade che la renderanno più che famosa familiare agli occhi degli italiani e delle famiglie italiane. E’ del 1962 la svolta, quando Lelio Luttazzi la sceglie come valletta nel suo spettacolo Tempo di musica. E’ qui che scocca la scintilla che farà della Carrà la più popolare showgirl della televisione italiana. La popolarità è ormai lì, dietro l’angolo, e arriva accanto a Corrado nella conduzione di Canzonissima 1965, quando la sigla, Ma Che Musica Maestro, la consacra ballerina e cantante ma, soprattutto, amica, familiare, parente della famiglia italiana. Poi la malizia, che arriva con la Canzonissima dell’anno seguente, 1966. Questa volta è un ombelico scoperto a scatenare la simpatia e le fantasie degli italiani. Quell’ombelico, quella canzone e quel ballo, Tuca Tuca,  tocca tocca, che accende in una sera d’inverno le fantasie di un’Italia sana e buona, lontana ancora dalle lune e dalle degenerazioni che arriveranno con gli anni ’70. Raffaella, nella memoria, resterà quella di quel ballo, nonostante i successi copiosi che raccoglierà con programmi che resteranno nella storia della TV: Milleluci (con Mina), Ma che sera, Fantastico, Pronto Raffaella, Domenica in, Carramba che sorpresa!, Sanremo.

Una carriera fatta decisamente di luci, accese anche all’estero, specie in Spagna. Ma è qui, a casa sua, che Raffaella Carrà oggi, a settant’anni da quel giugno del ’43, è divenuta un’icona nazionale. Icona di un mondo incantato che non c’è più: quello della televisone in bianco e nero, della famiglia raccolta alla sera davanti a quell’elettrodomestico capace si suscitare sogni ed emozioni. Raffaella oggi compie settant’anni, un traguardo importante, ma in realtà di anni ne ha molti meno. Sono gli anni che gli dobbiamo scontare andando a ritroso, tronando a quella metà degli anni ’60 quando, entrando nelle case degli italiani, quelli che il futuro lo guardavano con fiducia, Raffaella non ne uscì più. In questo senso, giovane nella memoria di chi allora c’era, i settant’anni di oggi non sono nulla in confronto a quella esuberanza, a quella gioia, a quella serenità di un mondo genuino e sognante che oggi, grazie a quella memoria, torna a vivere. Per un attimo. E allora … buon compleanno, Raffa.

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