Cinque colpi all’addome e un sesto sparato in aria per il provvidenziale intervento di un collega, che gli ha alzato il braccio facendo cambiare la traiettoria al proiettile, che si è conficcato sul tetto. È stata un’azione fulminante quella messa in atto questa mattina dal bidello Salvatore Lo Presti, 69 anni, noto come «il poeta», che a pochi giorni dalla pensione ha ucciso l’insegnante di religione dello stesso istituto, Giovanna Nobile, di 53 anni, sposata e madre di due figli.
La donna si era recata a scuola – è stato precisato da investigatori presenti sul posto – per un incontro di fine anno scolastico. Dopo avere firmato delle pratiche in segreteria stava lasciando l’istituto, quando il bidello l’ha raggiunta sulle scale, armato di pistola, sparando cinque colpi che hanno colpito la vittima all’addome. Un collega dell’uomo è intervenuto spostandogli il braccio, evitando che un sesto proiettile colpisse l’«obiettivo». L’aggressore è uscito dalla scuola, ma è stato fermato poco dopo dalla polizia in strada.



