Lo Zuccherificio del Molise è in vendita. I termini per presentare un’offerta scadono il 16 giugno e finora solo una società, l’olandese Royal Cosun, ha mostrato interesse arrivando con una delegazione fino a Termoli qualche settimana fa per visitare lo stabilimento, che alle prese con un fallimento tra capo e collo e al momento in concordato preventivo. Il compito di traghettare lo Zuccherificio in questa difficilissima fase tra creditori da tenere a bada e un’azienda da rimettere in piedi è stato affidato al manager Alberto Alfieri, la cui gestione di recente è finita sotto accusa per consulenze e incarichi assegnati a società e professionisti per quasi due milioni di euro, proprio nel momento più difficile per l’azienda saccarifera. Di tutto questo il manager è stato invitato a relazionare nella seduta della seconda commissione regionale che è durata più di tre ore. Alfieri ha fatto un resoconto del suo lavoro, illustrando anche la situazione trovata al suo arrivo, più di un anno fa. 90 i milioni di euro bruciati in passato, frutto – secondo il presidente della commissione Carmelo Parpiglia – di una gestione maldestra e priva di risultati da parte della scorsa amministrazione regionale”. Oggi invece all’attivo in bilancio ci sono un milioni e 600mila euro. In commissione ci sono state conferme sulla sostenibilità del futuro dell’azienda, dei suoi dipendenti e dell’indotto. Manca solo il passo successivo, quello della vendita. A privati ovviamente, perché la Regione non può più continuare a fare impresa. Sulla questione delle consulenze Parpiglia ha rimarcato l’eccessiva onerosità delle stesse aspettando di chiarire ancor meglio la questione quando la commissione tornerà a riunirsi.
Zuccherificio e consulenze: l’ad Alfieri ascoltato in Seconda commissione
