Rapporti sempre più tesi tra gli operai iscritti alla Fiom e la proprietà della Dr Motor
Nervi tesi tra gli operai iscritti alla Fiom e la proprietà della Dr Motor di Macchia d’Isernia. In sciopero da giorni per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati, questa mattina hanno data vita a un singolare sit in di protesta a Isernia. Hanno piazzato le bandiere del sindacato metalmeccanico e un cartello nella villa comunale, di fronte all’abitazione di Massimo Di Risio, con su scritto: “Dr Motor… automobili per passione E i nostri stipendi in bolle di sapone! I lavoratori”. Insieme ai manifestanti c’erano il segretario regionale della Fiom, Giuseppe Tarantino, e Giovanni D’Aguanno, del dipartimento industria della Cgil. Il sindacalista ha chiesto un intervento della Regione o, meglio, l’apertura di un tavolo di confronto “per avere certezze sul futuro dello stabilimento di Macchia d’Isernia, anche alla luce dell’annuncio del rilancio dell’azienda da parte dei vertici della Dr”. Dura la reazione della Dr Motor: “Non saranno più tollerate azioni come quella odierna che travalicano il diritto allo sciopero, il diritto di libera espressione e soprattutto il comune senso civico. L’intera azienda, a tutti i livelli, stigmatizza quanto accaduto stamattina e reputa che sia assolutamente vergognoso inscenare una manifestazione davanti l’abitazione del presidente della DR, arrivando a violare la propria privacy e tranquillità familiare. L’azienda, attraverso il suo ufficio legale, annuncia di aver intrapreso l’iter per un esposto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Isernia contro Giuseppe Tarantino e gli artefici della manifestazione di questa mattina. L’azienda chiarisce inoltre che la protesta è limitata ad alcuni ex dipendenti e ad numero esiguo di addetti allo stabilimento di produzione che, richiamati al lavoro dalla cassa integrazione per far fronte a nuove commesse, hanno deciso di scioperare”. Nel pomeriggio, intanto, presso la sede di Macchia di Isernia si è tenuta una contro-manifestazione con il resto dei dipendenti “che sta regolarmente svolgendo il proprio lavoro al fine di consentire all’azienda di uscire dal momento di difficoltà”.