L’iniziativa è stata attivata in attesa che la vicenda approdi anche davanti ai giudici del Tar
Non sono rimasti a guardare i componenti del Comitato Articolo 32 di Agnone, nato in difesa dell’ospedale Caracciolo. In attesa di riprendere il discorso davanti ai giudici del Tar Molise, attraverso gli avvocati Franco Cianci e Simone Dal Pozzo, Franco Di Nucci e Armando Sammartino hanno inviato una diffida ai vertici della Asrem, della Regione e al ministro della Salute Lorenzin. Ricordando che il Caracciolo è stato riconosciuto come ospedale di montagna, di confine e di zona particolarmente disagiata, fanno notare come si stia “attuando un vero e proprio svuotamento del detto presidio e stanno rendendo inoperante l’Ospedale di Agnone, tanto da configurare ipotesi di interruzione di pubblico servizio e di pericolo. Tali comportamenti sono in contrasto persino con la bozza di Piano Sanitario di neo formazione, ancora in via di elaborazione e non ancora pubblicato sul Burm, a firma del Commissario e sub Commissario dr. Basso e dr. Rosato, le cui linee generali, peraltro, pur se limitative della completezza della funzione ospedaliera, prevedevano la conservazione delle funzioni essenziali. Infatti si sono verificati i seguenti pericolosi eventi riduttivi: Mancato rinnovo convenzione Pediatra: emergenza-urgenza non più garantita H 24 per 365 giorni. Smantellamento Ginecologia: emergenza-urgenza non più garantita H 24 per 365 giorni. Carenza Anestesisti: rischio interruzione pubblico servizio e sospensione attività operatoria. Non rinnovo convenzione volontari Molise Emergenza: carenze Pronto Soccorso, Sala Operatoria, Dialisi, Cucina. Mancata sostituzione Dirigenti Medici (pensionamento 2 unità) in U.O.C. di Medicina: difficoltà a garantire servizi e reperibilità. Mancata sostituzione Dirigente Biologo Laboratorio Analisi: impossibilità delle reperibilità dal 13 giugno, impossibilità a garantire emergenza-urgenza. Mancato rimpiazzo Dirigente Radiologia: impossibilità delle reperibilità dal 15 del mese, impossibilità a garantire emergenza-urgenza. Soppressione di fatto Distretto di Agnone con azzeramento di tutte le figure dirigenziali e passaggio competenze Distretto Isernia”. Il Comitato invita e diffida chi di dovere “a volere immediatamente ripristinare i servizi predetti, la cui mancanza può essere oggetto anche di valutazioni penali, in quanto capaci di provocare situazioni di pericolo per la salute di uno stabile e naturalmente alto numero di utenti, e per interruzioni di pubblico servizio”.