Allarme amianto in via Latina, a Isernia: lo dice Tiziano Di Clemente, coordinatore regionale del Partito comunista dei lavoratori, in una lettera indirizzata al commissario dell’ente di Palazzo San Francesco. Questo il testo: “Rappresentiamo le doglianze e le elementari istanze avanzate dagli abitanti di Via Latina della città di Isernia, dove persiste un grave degrado rimasto di fatto irrisolto. In primis l’amianto: gli abitanti segnalano l’esistenza di diverse abitazioni con tetti in amianto in cattive condizioni, a rischio di friabilità soprattutto in caso di intemperie o altri eventi calamitosi. A ciò si aggiunga l’ulteriore inquinamento da smog ed acustico: Via Latina è divenuta uno sbocco del traffico intenso proveniente dal passaggio a livello e da Corso Garibaldi, con picchi insostenibili e denso passaggio di pullman, soprattutto se si considerano le ridotte dimensioni della via rispetto ad un simile carico. E’ uno dei tanti disastri creati dal nefasto decennio della giunta di destra Melogli, con l’abbandono del terminal dei pullman sito all’entrata della città peraltro costato per quanto notorio circa 3 miliardi di vecchie lire all’epoca. Come se ciò non bastasse, lamentano i cittadini, invece di rimuovere tale degrado se ne aggiunge dell’altro, con la prospettata ulteriore cementificazione ivi prevista in un tratto dove peraltro insiste anche l’antico acquedotto romano – bene storico culturale che potrebbe essere intaccato -, e che comunque ammazzerà anche gli ultimi “polmoni di verde” con l’abbattimento di pini da tempo cresciuti sul posto. E ancora: gli abitanti fanno presente che in un fabbricato disabitato ed abbandonato risulta segnalata sin dal 2011 una colonia di ratti che invade anche le altre abitazioni ed i relativi giardini adiacenti, con ulteriore rischio per l’igiene pubblica e privata. Tutto ciò premesso, il Pcl di Isernia propone: da subito attivare l’opera di bonifica di derattizzazione essendo quella più immediatamente realizzabile ed impedire ulteriori cementificazione ed abbattimento di Pini e piccoli polmoni verdi che ancora resistono; di iniziare ad elaborare un piano di bonifica e/o messa in sicurezza qualora risultassero davvero a rischio friabilità i tetti in amianto segnalati dagli abitanti; evitare il decongestionamento del traffico su quella via”.