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lunedì, Ottobre 13, 2025

Quirinale: «Su vilipendio al capo dello Stato decide Parlamento, sui reati i magistrati»

ItaliaQuirinale: «Su vilipendio al capo dello Stato decide Parlamento, sui reati i magistrati»

E’ polemica tra il M5s e la presidenza della Repubblica dopo che Beppe Grillo ha chiesto l’abolizione del reato di vilipendio del capo dello Stato. All’indomani dei procedimenti avviati a carico di alcuni simpatizzanti dell’M5S, e dopo la pubblicazione sul blog di Beppe Grillo di un post pieno di dubbi («Chi può essere al sicuro di un’eventuale denuncia per una critica al presidente della Repubblica?») dalla Presidenza della Repubblica arriva una lunga ed articolata nota.
LA NOTA – Sul reato di vilipendio «la contestazione di eventuali ipotesi di reato avviene del tutto indipendentemente da ogni intervento del Capo dello Stato, che non è chiamato a dare alcun parere nè tantomeno autorizzazione all’autorità giudiziaria». Lo precisa un comunicato del Quirinale. L’eventuale abrogazione del reato di vilipendio al capo dello Stato spetta «a chi ha potere di iniziativa legislativa, e dunque non al Capo dello Stato», e «per una decisione su proposte del genere è sovrano il Parlamento». Ma aggiunge la nota del Quirinale «resta come problema reale di costume politico e di garanzia democratica quello della capacità di distinguere tra libertà di critica e ciò che non lo è, specialmente quando si scada in grossolane, ingiuriose falsificazioni dei fatti e delle opinioni».

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