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giovedì, Aprile 25, 2024

Frattura riapre l’Autostrada del Molise. L’opera rispunta, a sorpresa, tra le dichiarazioni programmatiche

AperturaFrattura riapre l’Autostrada del Molise. L’opera rispunta, a sorpresa, tra le dichiarazioni programmatiche

di PASQUALE DI BELLO

Con una lunghissima relazione, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha illustrato le proprie dichiarazioni programmatiche. Moltissime le materie e le questioni sulle quali il neogovernatore intende mettere le mani. In materia di infrastrutture, rispunta a sorpresa l’Austostrada del Molise, cavallo di battaglia di Michele Iorio.

Davanti ad un Consiglio regionale letteralmente dormiente (gli unici svegli, fedeli al fare del grillo, erano solo i grillini), Paolo di Laura Frattura ha letto le proprie dichiarazioni programmatiche: ventiquattro pagine fitte fitte e zeppe zeppe di buoni propositi. Un discorso tutto in attacco e tutto declinato al futuro: agiremo, faremo, cambieremo, riorganizzeremo, attiveremo, svilupperemo, affronteremo, programmeremo e così via, di remo in remo. Un discorso a tre marce, per capirci, imballato come un motore che va su di giri ma che non riesce a sviluppare una corsa ariosa. Se Frattura realizzasse un quinto delle cose dette e scritte, i molisani dovrebbero tenerselo a vita e abolire le elezioni. Non ve ne sarebbe più bisogno.

Ora, noi comprendiamo che dopo dodici anni passati a dormire con Iorio i molisani abbiano bisogno di qualcosa di forte per svegliarsi dall’incubo ma, da commentatori delle cose politiche, ci pare che Frattura voglia svegliarli invece che con un buon caffè, con una scarica elettrica che rischia di fulminarli. Chiaramente, ci auguriamo di sbagliare. Però leggendo che egli si propone la semplificazione amministrativa, la riduzione della spesa, la Centrale unica di committenza per gli appalti pubblici, le riforme istituzionali, l’ampliamento del welfare, il potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale, il registro dei tumori, l’osservatorio epidemiologico, la lotta alla povertà, il contrasto alla precarietà lavorativa, la crescita delle imprese, la riduzione dei termini di pagamento, l’allargamento dell’accesso al credito, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la promozione delle tecnologie verdi, la messa in sicurezza del territorio, l’uso razionale dell’acqua, la rottura dell’isolamento del Molise, la rimodulazione del servizio dei trasporti, lo sviluppo di turismo, ambiente e cultura, la valorizzazione dell’istruzione e dell’università; insomma leggendo e ascoltato tutto questo che, per brevità, così abbiamo sintetizzato, ci sentiamo storditi.

E lo stordimento aumenta quando leggiamo tra le dichiarazioni programmatiche una sequela di anglicismi che fanno tanto chic ma che, probabilmente, sulle reppe di qualche montagna molisana saranno in pochi a capire: equity, investor angels, venture capital, slow tourism, long life learning, placement, smart cities, smart communities, smart grids, car pooling, temporary management, child care, open data, benchmark.

Fatta questa critica quantitativo-linguistica, dovuta alla nostra smania di leggere in italiano e di capire quello che si sta facendo e, semmai dopo, quello che si farà, vogliamo segnalare solo uno degli argomenti che hanno attirato la nostra attenzione (quello, a nostro giudizio, più inquietante) , riservandoci di scrivere prossimamente sul resto delle cose. Parliamo della riapertura dell’autostrada del Molise, un cavallo di battaglia che ha fatto vincere a Iorio tre elezioni e che, probabilmente, qualcuno dalla parti di Frattura deve aver visto come una sorta di fideiussione illimitata sulle fortune politiche. Leggiamo a pagina nove delle dichiarazioni: “Assumeremo una posizione di grande responsabilità nei confronti dei finanziamenti acquisiti in questi anni, con particolare riferimento all’Autostrada del Molise, per la quale verificheremo ogni percorso rivolto a migliorare la sostenibilità complessiva e l’impatto dell’opera in termini ambientali, economici e sociali facendo attenzione a ridurre ogni possibile disagio in fase realizzativa”. Ecco, è quella “fase realizzativa” che ci inquieta, perché vuol dire che l’Autostrada del Molise, almeno nelle intenzioni dei nuovi governanti, si farà. In campagna elettorale (ma forse ci sbagliamo) ci era parso di sentire l’esatto contrario, ovvero che l’Autostrada di Iorio fosse una delle prime cose da cancellare. Ora rispunta, ma probabilmente abbiamo letto o capito male, storditi da un libro dei sogni troppo bello per essere scritto in Molise. Tuttavia Frattura merita fiducia, apertura di credito e tempo per lavorare. Noi lo osserveremo e racconteremo luci e ombre del suo tempo, un tempo che, usando anche noi un anglicismo, speriamo sia per i molisani l’happy ending di tante, brutte, terribili questioni ancora aperte (leggi alla parola Gam, per tutte).

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