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mercoledì, Aprile 24, 2024

Il centrodestra molisano riparte da Sabrina De Camillis e Ulisse Di Giacomo

AperturaIl centrodestra molisano riparte da Sabrina De Camillis e Ulisse Di Giacomo

di PASQUALE DI BELLO

Con la nomina di Sabrina De Camillis a Sottosegretario con delega ai rapporti col Parlamento, si apre per il centrodestra molisano una stagione nuova e di possibile riscatto. Insieme ad una prospettiva e ad una prestigiosa ribalta di carattere nazionale, si profila per De Camillis una possibile leadership regionale. Tramontata la figura di Iorio, potrebbe spettare proprio alla politica frentana il ruolo di leader dei moderati. In salita anche le quotazioni di Ulisse Di Giacomo.

Tra gli assenti presenti al tavolo del Pdl, era assente Michele Iorio. Parliamo della conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate le ragioni, i percorsi e i meriti che hanno portato Sabrina De Camillis al ruolo di Sottosegretario nel governo Letta.  Il coordinatore regionale del Pdl, Ulisse Di Giacomo, introducendo i lavori ha riferito di come in molti lo abbiano contattato per il prestigioso (indubbiamente)  risultato conseguito dal partito e, pur non presenti fisicamente, lo pregavano di considerarli idealmente presenti. Di Iorio, invece, nessuna traccia, né in carne né in ossa né in spirito. Solo una telefonata, di cui riferisce la stessa De Camillis, all’interessata.

Ora, non sfuggirà ai nostri lettori, e non sfugge a noi, il particolare non secondario dei rapporti pregressi tra chi scrive questa nota e il senatore Di Giacomo. Rapporti, usando un eufemismo, a dir poco asperrimi. Rapporti, beninteso, di carattere politico. Tuttavia, fatta questa doverosa premessa, non possiamo non riconoscere allo stesso Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl, l’aver messo in circolo una dote e una merce scarsamente reperibili sul mercato politico generale e, segnatamente, in quello molisano: la serenità e, come corollario di questa, la serietà. Dopo il suo primo incontro post-elezioni con la stampa, quello dedicato alla opzione esercitata da Silvio Berlusconi circa il seggio senatoriale del Molise, oggi, in occasione della conferenza stampa tenuta insieme al neosottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Ulisse Di Giacomo ha dato una nuova prova delle due cose: serenità e serietà. Pur essendo egli indubitabilmente vittima di uno schema scellerato e perverso, legato alle logiche romane ed alla legge elettorale, ha reagito con spirito a dir poco sportivo e certamente con uno stile sobrio e lontano dalle polemiche, veleni e tricchetracche a cui assistiamo quotidianamente tanto a destra quanto a sinistra. Bene quindi Di Giacomo.

Bene anche De Camillis, che parte con il piede e i presupposti giusti per far bene a Roma quanto in Molise. La sua nomina, frutto di un lavoro condotto con metodo e diplomazia dal Pdl regionale, la catapultano su uno scenario nazionale di indubbio fascino e prestigio. Farsi valere e strada starà a lei che, nonostante la giovane età, è forte di una lunga esperienza politica e amministrativa, tanto in ambito locale che nazionale. Non dimentichiamo che De Camillis è parlamentare uscente, vittima di un vero e proprio scippo istituzionale che le ha sottratto il seggio legittimamente conquistato alle recenti elezioni politiche. Vittima, la politica frentana, di un meccanismo elettorale di computi, scomputi, compensazioni e scompensazioni che ne hanno determinato il momentaneo oscuramento. Come dimostrano i fatti, non era di un tramonto che si trattava ma di un’eclissi, una momentanea uscita di scena che l’ha messa in ombra per due mesi. Ora la nuova chance, una nuova e possibilità che, se ben sfruttata, calibrata, comunicata, le consentirà una ribalta di carattere nazionale e, contemporaneamente, di acquisire una leadership indubbia in Molise. E’ chiaro che il centrodestra molisano, o meglio il Pdl, risulta orfano di un leader a suo modo carismatico come lo era Iorio. Ma è proprio su quest’ultimo che ricade una responsabilità che ne ingigantisce le colpe, avendo egli trascinato tutti i suoi fedelissimi al mattatoio politico, e ne ridimensiona illimitatamente il ruolo e il valore assunti in un primo momento nella politica molisana. Su di lui, infatti, pesa non solo la recente ecatombe politica ma, soprattutto, la sua incapacità (o mancanza di volonta?) di gestire una successione a se stesso onorevole, credibile e, principalmente, rispettosa di larga parte del Molise che è e resta ancorato all’area moderata. Iorio, per capirci, non ha fatto crescere nessuno oltre a se stesso.

Oggi, alla luce di tutto questo, Sabrina De Camillis può essere il nuovo leader del centrodestra, quello che, finalmente, potrà risollevare le sorti di uno schieramento in cerca di riscatto dopo le cocenti e brucianti sconfitte. L’accoppiata con un Di Giacomo sintonizzato sulle frequenze della serenità e della serietà può essere un punto di ripartenza  del quale il centrosinistra appena insediatosi farebbe bene a preoccuparsi. A proposito di centrosinistra: al momento in cui scriviamo questa nota non ci risultano pervenuti a Sabrina De Camillis, né in forma ufficiale né privatamente, le congratulazioni dell’attuale governo regionale né del suo presidente, un gesto che, se confermato, non solo sarebbe uno sgarbo istituzionale ma una indubbia caduta di stile. Se possibile, qualcuno ci metta una toppa perché di buchi ce ne sono già troppi da queste parti.

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