Con la sentenza n. 18826 del 29 aprile 2013, la Quinta sezione penale di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da una donna contro al condanna penale impartitale da entrambi gli organi giudicanti nel merito per aver divulgato su di una chat telematica, il numero di utenza cellulare della sua ex datrice di lavoro, con la quale aveva in corso una pendenza giudiziaria civilistica, che, di conseguenza, aveva ricevuto, anche in ore notturne, molteplici chiamate e sms provenienti da vari utenti della chat.