Trenta milioni di euro da sbloccare per dare respiro al settore della pesca, da tempo in forte crisi. L’Inps ha infatti fermato il pagamenti della cassa integrazione in deroga relativa al 2012 perchè non ci sono fondi disponibili.
Lo fanno sapere, in una nota congiunta, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, sottolineando che si tratta di “un danno enorme per i lavoratori ora privati anche di un minimo reddito”.
I sindacati ricordano che la legge di stabilità ha messo a disposizione i finanziamenti per gli ammortizzatori sociali che però devono essere sbloccati al più presto.
Chiedono con urgenza il provvedimento anche perché manca poco al via del fermo biologico 2013, che bloccherà l’attività di pesca per un periodo minimo di un mese.
Condividiamo con i sindacati le preoccupazioni e riteniamo inoltre fondamentale che il Ministero faccia chiarezza su quali risorse potremo contare anche per completare i pagamenti del 2012, bloccati ormai in tutta Italia”.
Così Domenico Guidotti, responsabile di Federcoopesca Molise che evidenzia un emendamento al decreto salva imprese presentato dalla parlamentare del Pd, Laura Venittelli.
I problemi non finiscono qui. “Sono bloccati anche diversi rimborsi del 2012, tanto che i pescatori aspettano gli indennizzi da oltre oltre mesi e – osserva Guidotti – sarà difficile poter discutere serenamente di fermo pesca il prossimo 8 maggio al Ministero delle Politiche agricole senza sapere con quali strumenti finanziari gestirlo”.
Tra i temi da affrontare – ha concluso – ci sono nuove forme di ammortizzatori sociali come da tempo sollecitato dall’Alleanza che non vede nella nuova assicurazione sociale per l’impiego una risposta adeguata perché troppo onerosa per le imprese, di difficile applicazione per il settore e inadeguata a coprire tutti i comparti, come ad esempio la piccola pesca”.