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giovedì, Aprile 25, 2024

Giunta a cinque, Frattura tira dritto: pronto l’assessorato per Cotugno

AperturaGiunta a cinque, Frattura tira dritto: pronto l'assessorato per Cotugno

di Giovanni Minicozzi

Si avvia verso la definizione la vicenda legata all’allargamento dell’esecutivo. Il governatore ha individuato la strada da percorrere senza incorrere in problemi  procedurali e per ricucire lo strappo con Rialzati Molise.

L’intricata vicenda collegata all’allargamento della giunta regionale da quattro a cinque assessori, in queste ore anima il dibattito politico a Palazzo Moffa. Il presidente Paolo Frattura, come ha dichiarato nei giorni scorsi, ha bisogno del quinto assessore sia per alleggerire il peso delle troppe deleghe assegnate sia per recuperare l’alleanza con Rialzati Molise e con Vincenzo Cotugno al quale andrà il quinto posto in giunta. Tra l’altro, secondo il presidente, non esiste un problema di aggravio dei costi, poiché la differenza di indennità tra consigliere e assessore è di soli 1.500 euro al mese. Frattura ha indicato anche il percorso per evitare tempi lunghi legati alla eventuale modifica dello Statuto, approvato a fine anno, che fissa il numero dei consiglieri a venti più il presidente e a quattro quello dei componenti dell’esecutivo. In sostanza, per aggirare l’ostacolo, il presidente allungherà di qualche giorno i tempi della promulgazione dello Statuto (scaduti il 10 aprile scorso) e farà abrogare, anche dal Consiglio, la legge ordinaria 21/2012 che fissa gli stessi numeri previsti dal nuovo Statuto. In tal modo, può utilizzare la recente normativa nazionale che per le Regioni fino a un milione di abitanti fissa il numero massimo degli assessori a un quinto dei componenti del Consiglio con arrotondamento all’unità superiore in caso di decimali. Dunque, un quinto dei 21 componenti di Palazzo Moffa, corrisponde a 4,2 assessori arrotondabili a cinque. Naturalmente, tale ipotesi verrebbe meno in caso di promulgazione del nuovo Statuto che, forse per errore, fissa a quattro il numero massimo degli assessori, differenziandosi così dal decreto nazionale, e non darebbe la possibilità di nominare il quinto assessore. Infatti, le minoranze, per tentare di bloccare l’operazione, attaccano il centrosinistra e chiedono a Frattura di promulgare subito lo Statuto. A tal fine, il centrodestra ha già presentato una mozione al Consiglio regionale e ha minacciato di segnalare la questione al presidente della Repubblica che potrebbe sanzionare l’inadempienza. Anche i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, Antonio Federico e Patrizia Manzo, hanno accusato Frattura e hanno sollecitato l’immediata promulgazione del nuovo Statuto. In mancanza, ricorreranno ai poteri giurisdizionali di competenza. Ma Paolo Frattura tira dritto e accelera i tempi per la nomina del quinto assessore. Domani incontrerà Vincenzo Cotugno e, forse, nel faccia a faccia, gli comunicherà l’imminente nomina in giunta sulla base della vigente normativa nazionale. A giochi fatti, il presidente promulgherà lo Statuto e subito dopo chiederà al Consiglio regionale di modificarlo per allinearlo alla normativa nazionale. Ma intanto, avrà recuperato l’alleanza con Rialzati Molise e ci sarà il tempo necessario anche per la seconda lettura

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