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venerdì, Aprile 26, 2024

Frattura sulla legge per il taglio dei consiglieri: serve la modifica statutaria

AperturaFrattura sulla legge per il taglio dei consiglieri: serve la modifica statutaria

Il presidente della Regione replica alle critiche del centrodestra che contesta l’abrogazione della legge regionale approvata dalla precedente legislatura per ridurre i costi della politica. Un passaggio previsto dalla legge.

Il presidente della Regione Paolo Frattura interviene sulla vicenda legata all’abrogazione della legge regionale,  legge approvata nel corso della passata legislatura, per ridurre il numero dei consiglieri regionali. Una abrogazione che ha immediatamente  sollevato critiche e proteste da parte del centrodestra che già parla di un imminente allargamento dell’esecutivo. La posizione del governatore, a riguardo, è estremamente chiara:  “Registriamo che l’opposizione di centrodestra si sta dedicando con una certa passione alla questione dell’abrogazione, proposta con delibera di giunta, della legge regionale n.21 del 2012, quella, cioè, che fissa con percorso ordinario la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 30 a 20 – esordisce – Superando la dietrologia che ha fatto e fa seguito all’atto approvato dall’attuale governo regionale, riteniamo giusto avanzare qui alcune precisazioni. Nella seduta di giunta dello scorso 15 aprile, l’esecutivo ha approvato, con delibera n.160, la proposta di legge regionale per “l’abrogazione della legge regionale n.21 del 5 ottobre 2012”per un fatto molto semplice e dettato dalla norma. Tale legge – spiega Frattura – risulta nei fatti ampiamente superata dall’articolo 2, comma 3, del decreto legge n.174 del 10 ottobre 2012, poi convertito dalla legge n.213 del 7 dicembre 2012.  Il testo in vigore prescrive che “l’adeguamento ai nuovi parametri deve essere fatto esclusivamente a mezzo di modifica statutaria”. La norma regionale invece risponde a carattere ordinario. Il Molise, nelle consultazioni del 24 e 25 febbraio scorsi, è tornato al voto per eleggere venti consiglieri più il presidente soltanto per quanto disposto a livello centrale e non in base al dettato regionale. La via della proposta di abrogazione, è evidente, appare ora necessaria per consentire alla Regione Molise di essere in regola, per buona pace di chi pensa che il nostro esecutivo voglia aumentare i costi della politica molisana, mancando di rispetto ai cittadini e alle difficoltà che incontrano nel loro quotidiano. Per queste, al contrario, ogni giorno lavoriamo con impegno, serietà e passione”,  conclude il presidente della Regione.

 

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