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domenica, Aprile 28, 2024

GAM, lavoratori allo stremo. L’agonia della filiera avicola molisana

AperturaGAM, lavoratori allo stremo. L'agonia della filiera avicola molisana
di GIUSEPPE LANESE

La situazione in fabbrica è tornata a farsi esplosiva. Il clima che si respira nello stabilimento di Bojano è di tensione costante. Protestano allevatori e trasportatori: la produzione è ferma.

La produzione alla Gam, seppur minima, continuerà fino a quando sarà possibile. Ma la situazione, nelle ultime ore, è tornata a farsi esplosiva. L’ultimo incontro in Prefettura a Campobasso e le rassicurazioni sull’impegno rivolto al salvataggio dell’azienda, avevano calmato gli animi dei lavoratori, almeno per qualche giorno. Nell’azienda avicola di Bojano ora manca anche il mangime. “Gli animali muoiono”, dicono gli allevatori che insieme ai trasportatori hanno manifestato in fabbrica tutta la loro rabbia.

Il clima che si respira nello stabilimento di Bojano è di tensione costante. Allevatori e trasportatori hanno occupato l’atrio dell’azienda (foto in alto e in basso). Qualcuno ha minacciato di bloccare la statale, qualcun altro di portare i trattori davanti al Consiglio regionale. Altri, ancora, hanno proposto di impedire ai lavoratori l’entrata e l’uscita dall’azienda. Ancora una volta, dunque, dalla Gam è stato lanciato un grido di allarme diretto alla Regione e alle altre istituzioni. “Qui la situazione è disperata”, ha detto Giancarlo D’Ilio, rappresentante sindacale Cisl in azienda, che insieme a Domenico Tullo, altra rsu della Cisl, ha seguito la protesta di allevatori e trasportatori.

Il 29 aprile è in programma un incontro con il presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, proprio sulla vertenza Gam, ma per i sindacati “è troppo tardi aspettare quella data”. Molti temono sia già partito il conto alla rovescia verso il fallimento. Oltre al danno, però, i lavoratori rischiano anche la beffa. Con il passaggio dalla Solagrital alla Gam, infatti, i dipendenti sono stati inquadrati all’Inps nel settore agricoltura e non in quello dell’industria con la perdita di parecchi ammortizzatori sociali.

Per loro sono previste, infatti, solo 13 settimane di cassa integrazione e sei mesi di disoccupazione in caso di fallimento, rispetto ai sei anni di tutela del reddito previsti per l’industria (con cig, cigs e mobilità). I sindacati hanno scaricato le responsabilità del mancato inquadramento all’Inps in quest’ultimo settore  sui vertici della società: “Condanniamo fortemente l’operato della dirigenza Gam – hanno scritto i rappresentanti sindacali in una nota – che oltre ad aver disatteso i contenuti dell’accordo del 12 novembre 2012 (quello sull’inquadramento in agricoltura invece che nell’industria), ha agito in maniera unilaterale e senza fornire alcuna informazione”.

Il problema dell’inquadramento è stato posto anche in Prefettura ma, nonostante le rassicurazioni, nemmeno i sindacati sono convinti sarà facile trovare una soluzione. Alla Gam, dunque, si continua a vivere alla giornata. Ci vorrebbero subito nuovi fondi per rimettere in moto parte della filiera, ma la Regione (ormai unico proprietario) non ha intenzione di spendere altre risorse pubbliche senza un piano industriale credibile. In serata si è tenuta l’assemblea straordinaria dei soci Gam, mentre anche per l’intera giornata di martedì la fabbrica di Bojano resterà ferma a causa del secondo giorno di protesta di allevatori e trasportatori.

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