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giovedì, Ottobre 9, 2025

Pressing sul prefetto per “abbattere” la turbogas di Presenzano

EvidenzaPressing sul prefetto per "abbattere" la turbogas di Presenzano

In tanti sono arrivati anche dal Molise per partecipare alla manifestazione di protesta – di scena a Presenzano – contro la costruzione di una centrale turbogas sulle rive del fiume Volturno. Cioè a ridosso dei paesi del Venafrano. Tra i manifestanti anche Emilio Izzo, segretario regionale Uilbac. “La turbogas – scrive – non sarebbe nemmeno l’unica presenza inquinante e velenosa, infatti, già all’orizzonte, si profila anche una centrale a biomasse nello stesso luogo dove insiste da diversi anni anche una centrale idroelettrica! Non credo che il ridente e appollaiato paese di Presenzano avesse nel proprio destino un futuro così drammatico, la natura, anche impegnandosi, non sarebbe stata capace di concepire mostruosità di tale portata in un unico luogo! La natura no, ma gli uomini hanno nella loro “intelligenza” questa ed altre inconcepibili e disumane potenzialità! E dobbiamo dire che l’attuale sindaco di quel paese è riuscito là dove la natura non era stata capace, è riuscito a regalare una centrale idroelettrica che da diversi anni ha cambiato radicalmente il clima di quei luoghi che da mite e mediterraneo, quale appunto quello della Campania Felix, è diventato freddo e umidissimo proprio simile a quello milanese con la sua nebbia! Le fruttuose campagne soleggiate e bagnate dal Volturno di una volta, annaspano di fronte allo sconvolgimento ambientale attuato dal nuovo e aberrante assetto climatico. No, non bastava questo dono ai suoi cittadini, biecamente e senza scrupolo, il primo cittadino oppostosi alla costruzione di una nuova centrale turbogas in quel di Venafro, centro importante e già martoriato dai veleni del vicino Molise, approfittando delle battaglie sul suolo molisano che venivano premiate con la non autorizzazione alla costruzione dell’eco mostro, studiava “senza farsi notare troppo” come appropriarsi di quel meraviglioso “incesto” (riuscendovi), da portare in dono ai suoi elettori! E così tra le proteste dei cittadini locali, dei sindaci dei comuni limitrofi mai consultati, delle province confinanti e delle regioni coinvolte in tale schifezza, il prode paladino degli interessi forti, aiutato dalle istituzioni che hanno concesso autorizzazioni probabilmente non regolari (basterebbe guardare quella paesaggistica di regione e soprintendenza e quella dell’Autorità di Bacino per l’interessamento del Volturno), non solo ha compiuto un capolavoro di magnifica offesa alla sua terra ma adesso si sta impegnando anche per una nuova centrale a biomasse! In mezzo a tutto questo ancora noi manifestanti siamo in attesa che il prefetto di Caserta ci faccia sapere se, come e quando, ci concederà un tavolo di concertazione così come abbiamo chiesto nell’ultima nostra protesta ai piedi del palazzo di governo”.

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