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lunedì, Aprile 29, 2024

Piano sanitario, pronto l’esposto in Procura

AperturaPiano sanitario, pronto l’esposto in Procura

Il comitato ‘Pro Cardarelli’ impugnerà l’atto di programmazione sanitaria del commissario Filippo Basso. L’avvocato Iacovino: commessi degli abusi. Chiederemo anche l’intervento della Corte dei Conti per verificare un eventuale danno erariale

Contro l’attuazione del Piano sanitario regionale elaborato ed approvato dal commissario Filippo  Basso, parte l’azione legale , patrocinata dall’avvocato Enzo Iacovino e promossa dal comitato ‘Pro Cardarelli’ di cui fanno parte, tra gli altri,  i consiglieri comunali di Campobasso Izzi, Coralbo e Tiberi. Oggi e domani, in piazza municipio sarà messa in campo una campagna di sensibilizzazione su un tema, quello della sanità, che tocca tutti i cittadini. In primo piano il ridimensionamento dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, ma non solo. Per il comitato, i tecnici inviati dal governo centrale hanno commesso un vero e proprio abuso, approvando il più importante atto di programmazione sanitaria senza il preventivo coinvolgimento delle istituzioni locali, in primis il Consiglio regionale a cui spetta di diritto  legiferare in materia. “L’impugnativa del Piano sanitario è un’azione inderogabile – ha spiegato Adriana Izzi – Intendiamo rimettere in discussione l’intera impostazione dell’atto, partendo dalla situazione del Cardarelli. Vogliamo vedere riconosciuti i diritti dei cittadini, senza alcun retropensiero sull’attuale situazione politica. Una iniziativa che non va assolutamente strumentalizzata”. Sarà dunque l’avvocato Enzo Iacovino ad occuparsi dell’azione legale. Un’azione che deve avere un unico obiettivo, quello di spazzare via l’intero piano, “Un piano – ha spiegato –  sul quale ogni decisione spetta solo ed esclusivamente al Consiglio regionale. Quello che è accaduto in Molise è di una violenza e di una illegittimità inaudite. Un atto che non deve passare sotto silenzio”, ha denunciato il legale che ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica per verificare eventuali abusi nell’approvazione del piano, essendo stata lesa l’autonomia della Regione. Ma Iacovino chiederà anche  l’intervento della Corte dei Conti per accertare l’eventuale danno erariale per le somme che la Regione sborsa per gli stipendi dei due direttori generali: Percopo che è sospeso e Ruta che è stato da poco nominato. “Noi andremo avanti – ha chiuso l’avvocato –  ma auspichiamo che anche la Regione impugni l’atto di programmazione sanitaria, perché il commissario è andato ben oltre i compiti che gli erano stati affidati dal ministero, dettando le linee attuative del piano e rimuovendo il direttore generale dell’Asrem. Qui è stata attivata una macchina pericolosa che va necessariamente fermata prima che sia troppo tardi”. Un invito dunque alla classe politica a ribellarsi contro quello che i promotori dell’iniziativa definiscono un vero e proprio sopruso. Un invito rivolto anche agli operatori del settore, ed ai cittadini. “Non consentiremo a nessuno di venire qui in Molise a comandare e a decidere il nostro futuro”. Nel frattempo i consiglieri comunali che aderiscono al comitato hanno  formalizzato la richiesta della convocazione di un Consiglio comunale monotematico aperto anche al presidente della Regione affinché, dal capoluogo parta un segnale forte in difesa di un diritto, quello alla salute, che è stato violato ed in molti casi persino negato.

 

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