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domenica, Aprile 28, 2024

Battista e Massa sulla restituzione dei contributi Inpdap: “Un altro esempio di cattiva amministrazione”

AttualitàBattista e Massa sulla restituzione dei contributi Inpdap: “Un altro esempio di cattiva amministrazione”

I consiglieri  di opposizione Battista e Massa contestano la decisione del Comune di Campobasso di restituire in sessanta rate le somme sospese in seguito al sisma. Un salasso da otto milioni  di euro per le casse comunali, mentre la Cgil si è opposta a nome dei dipendenti ottenendo la dilazione fino al 2030.

Un’amministrazione comunale inadeguata, superficiale, incapace di gestire le poche risorse di cui dispone. I consiglieri comunali del Pd Battista e Massa tornano all’attacco, a distanza di qualche settimana dall’ultima conferenza stampa-denuncia. Il tema resta sempre lo stesso: le risorse, la liquidità. I due esponenti di opposizione stavolta puntano l’indice contro la Giunta comunale per aver gestito male, anzi malissimo, la vicenda legata alla restituzione dei contributi sospesi in seguito al sisma del 2002. Una vicenda che per i contribuenti della provincia di Campobasso, pubblici e privati, si è trasformata in un incubo, in particolare  per quelli del pubblico impiego. Sta di fatto che, terminato il periodo di sospensione, il primo gennaio 2006 è partita la restituzione delle somme sospese. Restituzione che, secondo una circolare del ministero, va fatta entro il 2030. Ma l’Inpdap si è opposto, intimando agli enti pubblici il pagamento entro il 2016. “Il Comune di Campobasso non ha presentato opposizione, come noi invece avevamo proposto, attraverso una nostra mozione – denuncia Battista – raggiungendo invece un accordo con l’istituto previdenziale per restituire le somme in sessanta rate, quindi entro il 2016. Otto milioni di euro a carico del Comune, tre a carico dei dipendenti comunali. Un vero e proprio salasso – accusano i due esponenti di opposizione – trattandosi di rate consistenti che gravano sugli stipendi e sulle casse comunali”. Nel frattempo la Cgil ha impugnato, a nome dei dipendenti del Comune, la circolare dell’Inpdap, ottenendo ragione. “Ci auguriamo che anche l’amministrazione faccia lo stesso”, auspicano i due consiglieri che annunciano l’intenzione di portare in Consiglio la questione. “Ma sappiamo benissimo che l’argomento approderà in Aula tra molti mesi. Per questo abbiamo preferito fare la denuncia pubblicamente, affinché tutti i cittadini vengano messi a conoscenza dei guai che combina l’amministrazione. Guai che si scaricano direttamente sulle spalle della nostra gente. E questa è una cosa inaccettabile”, concludono i due consiglieri del centrosinistra.

  

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