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lunedì, Maggio 6, 2024

Percopo: “Anomalie nel Piano sanitario”

AperturaPercopo: “Anomalie nel Piano sanitario”
Il direttore generale dell’Asrem passa al contrattacco e replica alle osservazioni dei commissari. Resta aperto l’iter per la sua sospensione dal vertice dell’Azienda sanitaria.

Lo scontro tra il commissario sanitario Filippo Basso e il direttore generale dell’Asrem, Angelo Percopo, è giunto alla fase finale. Il 30 aprile scade, infatti, l’incarico per Basso e l’ultimo atto potrebbe essere proprio la sostituzione del vertice dell’Azienda sanitaria. Il provvedimento di sospensione per Angelo Percopo è stato avviato il 30 ottobre ma non è ancora operativo.

Il direttore generale ha risposto con una sorta di memoria difensiva: 10 punti contenuti in 80 pagine che, secondo l’Asrem, sollevano dubbi e perplessità sulle valutazioni negative del commissario Basso e del sub commissario Nicola Rosato riguardo all’operato dell’Azienda sanitaria. Il documento è ora nelle mani del direttore generale della Regione Molise, Antonio Francioni, che dovrà presentare una sua relazione ai commissari. L’ultima parola, però, spetterà proprio a loro.

Angelo Percopo ha difeso comunque a spada tratta il lavoro svolto in questi anni dalla Direzione generale dell’Asrem che nel 2009 si è trovata sulle spalle un debito di 84 milioni di euro, ridotto a 30 milioni nel 2012. Ma se il debito è sceso, è diminuita anche la qualità dei servizi e i costi restano comunque elevati. È mancata, inoltre, in questi anni, una programmazione degli obiettivi da raggiungere.

Percopo ha sottolineato questo aspetto con una metafora: “Abbiamo guidato una barca nel mare mosso senza che nessuno ci dicesse cosa raggiungere e cosa ottenere. Abbiamo cercato di garantire un’assistenza sanitaria decente nonostante un sistema economico che accumulava perdite – ha proseguito Percopo – ma abbiamo anche cercato di offrire soluzioni. Le nostre ipotesi meritavano un confronto – ha continuato – ma i due commissari non hanno mai inteso sentire la direzione sanitaria sulla stesura del Piano”.

Le ipotesi presentate a suo tempo riguardavano l’integrazione sanitaria pubblico-privata tra l’ospedale Cardarelli di Campobasso e la Fondazione Giovanni Paolo II e tra l’ospedale SS. Rosario di Venafro e l’Istituto Neuromed. “Ora – ha evidenziato Percopo – il risultato ottenuto con il Piano sanitario dei commissari sarà assai peggiore, con costi superiori rispetto a quello che si spende attualmente”.

E proprio sul Piano sanitario è arrivato l’affondo più diretto del direttore generale dell’Asrem: “E’ un piano che presenta anomalie, incongruenze e contraddizioni – ha detto – un piano che sbilancia l’assistenza sanitaria sul settore privato. Chi lo ha scritto, conosce poco il territorio regionale”. Lo stesso direttore generale ha poi precisato che nelle sue mani è finita solo una bozza del Piano. Il documento definitivo non è ancora stato consegnato all’Asrem e obbliga la direzione a realizzare l’Atto aziendale (cioè le linee guida del settore) in soli 45 giorni senza vedere il Piano.

Che ne sarà della salità molisana, a questo punto? L’ipotesi più probabile è che prima della scadenza del suo mandato, il commissario Basso sostituisca Angelo Percopo, nominando alla guida dell’azienda sanitaria, una persona di fiducia con il compito di attuare il nuovo Piano sanitario. Ma lo strumento deve ancora proseguire l’iter prima di diventare operativo e anche il mondo politico deve ancora pronunciarsi.

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