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venerdì, Aprile 19, 2024

I lavoratori della Gam davanti al Consiglio regionale: “Bisogna fare presto”

EvidenzaI lavoratori della Gam davanti al Consiglio regionale: "Bisogna fare presto"
L’obiettivo resta evitare il fallimento dell’industria avicola. I sindacati hanno ottenuto un incontro con il governatore Frattura.

Le rassicurazioni arrivate dalla Regione hanno calmato gli animi. La promessa di un incontro con i sindacati, garantita dal governatore Paolo Frattura, ha trasformato quella che era partita come una manifestazione di protesta davanti al Consiglio regionale, in un più “moderato” presidio.

Per i lavoratori della Gam di Bojano, dunque, un primo risultato è stato ottenuto: incontrare i vertici della Regione per capire in che direzione andare. L’obiettivo resta evitare il fallimento dell’industria avicola, una delle aziende più importanti del Molise, attorno alla quale ruota il destino di circa 800 famiglie di lavoratori, tra diretti e indiretti, compresi 150 allevatori e una cinquantina di trasportatori.

Bisogna fare presto – hanno fatto sapere i dipendenti in presidio davanti al Consiglio regionale – non c’è molto tempo per salvare questa fabbrica. Sarebbe un dramma per tutta l’area di Bojano e non solo”. Il problema principale resta la produzione. La fabbrica lavora “a singhiozzo” con turni ridotti di tre – quattro giorni a settimana. Per ampliare il mercato e acquisire nuove commesse, i vertici della Gam, insieme alla Regione, stanno portando avanti una trattativa con alcuni imprenditori del settore. Tra questi c’è il marchio Aia, già cliente della Gam. Il contratto scade a fine mese, ma la speranza è di riuscire a proseguire il rapporto.

Altra questione delicata riguarda gli ammortizzatori sociali e le tutele legate al reddito. Secondo i sindacati, infatti, con il passaggio dalla Solagrital alla Gam non è stato rispettato l’accordo tra azienda e sindacati che garantiva ai lavoratori il mantenimento di tutti i diritti maturati fino a quel momento.

La Cgil, in particolare, la giudica una grave svista dell’azienda. “Se andrà male – ha affermato Mariano Russo, rappresentante sindacale dei lavoratori – qualcuno dovrà pagare”.

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