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mercoledì, Ottobre 8, 2025

Crolla il potere d’acquisto delle famiglie: è calato del 4,8 per cento, mai così dal 1995

FocusCrolla il potere d'acquisto delle famiglie: è calato del 4,8 per cento, mai così dal 1995

Cala la possibilità delle famiglie italiane di fare acquisti e risparmiare, a testimonianza di come la crisi economica abbia colpito le finanze degli italiani. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito infatti del 2,1% nel 2012. Lo segnala l’Istat, sottolineando che nell’ultimo trimestre dell’anno esso ha registrato una riduzione dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti e del 3,2% sul quarto trimestre del 2011. Tenuto conto dell’inflazione, però, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici è diminuito del 4,8%durante lo scorso anno. Un simile calo annuale non si era verificato dal ’95, anno di inizio delle serie storiche. La situazione è andata peggiorando nel quarto trimestre, quando il potere d’acquisto si è ridotto dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 5,4% nei confronti dello stesso periodo del 2011.

Secondo i dati rilevati dall’Istituto di Statistica, che oggi ha rilasciato anche quelli sull’andamento delle retribuzioni contrattuali, la propensione al risparmio è risultata pari all’8,2% nel 2012, con una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente e a un livello mai così basso dal 1990, sempre anno d’inizio delle serie storiche. Restringendo l’analisi al solo quarto trimestre del 2012, la propensione al risparmio è stata pari all’8,3%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti rispetto al corrispondente trimestre del 2011. Ma la riduzione del tasso di risparmio delle famiglie si spiega non solo con il calo dei redditi disponibili: questi ultimi, infatti, si sono ridotti del 2,1%, ma la spesa per i consumi da parte degli italiani non è arretrata allo stesso livello (-1,6%) e ha generato il gap.

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