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giovedì, Aprile 25, 2024

Autovelox Cantalupo, Di Schiavi: il prefetto blocchi le cartelle “pazze” inviate dal Comune

QDAutovelox Cantalupo, Di Schiavi: il prefetto blocchi le cartelle "pazze" inviate dal Comune

Le multe sono state annullate, ma il Comune di Cantalupo continua a inviare cartelle esattoriali da record agli automobilisti. Dopo le proteste di Antonio Turdò, presidente del Comitato Pro Trignina, scende in campo anche Feliciantonio Di Schiavi, coordinatore del sindacato Csa/Fiadel di Isernia. Che chiede un intervento del prefetto: “In questi giorni numerosi utenti si rivolgono al sindacato per farsi assistere perché sono stati raggiunti da cartelle di pagamento emesse da Equitalia.       Tali cartelle (da qualcuno definite “pazze”) si riferiscono a verbali al codice della strada elevati dalla Polizia Municipale del Comune di Cantalupo nel Sannio a mezzo di una Postazione Autovelox che all’epoca era stata installata lungo la SS.17 direzione Campobasso nel territorio di Cantalupo nel Sannio, oggi oscurata. Chiediamo al signor Prefetto di Isernia e al Sindaco di Cantalupo, ognuno per la parte di propria competenza, di far annullare immediatamente quelle cartelle perché esse provengono da verbali chela Polizia Municipale aveva elevato in modo illegittimo, a mezzo di Postazione Autovelox . Tutti ricorderanno che l’allora Prefetto f.f. Caterina Valente, funzionario competente e coraggioso, di fronte alle numerosissime illegittimità da noi rappresentate e dalla stessa accertate e fatte accertare, non esitò per nulla ad emettere il suo decreto di annullamento di quella postazione autovelox, come non esitò ad accogliere tutti i ricorsi avverso quei verbali elevati dalla Polizia Municipale perché, come dimostrato, erano illegittimi.        Ora, se tutti sappiamo che quella Postazione Autovelox era illegittima e che i verbali erano illegittimi e che recavano false dichiarazioni, non si comprende perché i cittadini devono pagare le cartelle esattoriali che provengono da quei verbali e soprattutto non si comprende perché il Comune di Cantalupo continua la procedura del recupero soldi pur sapendo delle suddette illegittimità. Per questo chiediamo al Prefetto – conclude Di Schiavi – di attivarsi per far cessare la emissione delle cartelle e far annullare quelle già emesse”.

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