Il caso Augier, di cui oggi scrive Le Monde, è solo la prima tessera del domino sui grandi evasori mimetizzati nei paradisi fiscali che si appresta a comporsi grazie all’analisi dell’enorme mole di documenti segreti che 38 testate di tutto il mondo, coordinate dal Consorzio internazionale dei giornalisti d’inchiesta (Icij) con sede a Washington, si apprestano a diffondere.
Si parla di due milioni e mezzo di file, relativi a 130mila titolari di conti correnti e investimenti tramite 12mila società offshore lungo un arco temporale di 30 anni, analizzati da 86 giornalisti per il “colpo più duro mai sferrato all’enorme buco nero dell’economia mondiale”, come è stato definito da alcuni esperti di evasione fiscale. Una massa critica di documenti 160 volte superiore a quella dei dispacci diplomatici pubblicati da Wikileaks nel 2010, per un ammontare di somme sottratte al fisco dei 170 paesi di provenienza stimato tra i 21mila e i 32mila miliardi di dollari.