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venerdì, Marzo 29, 2024

Pastorini (PDCI) un intero territorio non è rappresentato in Consiglio Regionale

EvidenzaPastorini (PDCI) un intero territorio non è rappresentato in Consiglio Regionale

MIMI

Marcello Pastorini, candidato alle scorse regionali come indipendente nel Partito dei Comunisti Italiani, in una conferenza stampa, che ha tenuto presso il bar “Centro Storico “ di Larino ha criticato aspramente, e a tratti con parole di fuoco, l’operato dei vertici del suo partito e del centro sinistra in generale, colpevoli di aver gettato alle ortiche gli accordi pre elettorali sottoscritti da tutti.

 

Si è tolta la possibilità a un territorio di essere rappresentato”. Inizia cosi la conferenza stampa di Marcello Pastorini, che nelle ultime elezioni regionali era candidato con il PDCI, e che ha portato nelle casse elettorali dello stesso oltre mille voti, “i miei voti sono il frutto dell’impegno profuso sul territorio, per difenderlo, farlo conoscere e promuoverlo, per questo motivo ringrazio chi mi ha votato, sia a Larino che fuori, e questo è stato veramente un voto libero e di opinione” dice Pastorini. Tanto è vero che lo stesso è stato votato soprattutto nei centri in cui ha profuso il suo impegno. “Ma nonostante il risultato, nonostante gli accordi chiari e precisi pre elettorali, sottoscritto da tutti i partiti, Frattura è caduto nella rete del ricatto del PD che ha fatto man bassa dei posti disponibili in giunta”. Ma quali erano gli accordi presi? Semplice, una volta eletto, (cosi com’è stato) Salvatore Ciocca e nominato Assessore (cosi come dove essere) si sarebbe dimesso, in questo modo Pastorini sarebbe rientrato come primo dei non eletti in consiglio regionale, “per portare ad un altro livello il mio impegno per queto territorio – continua Pastorini – un territorio ormai dimenticato da tutti e che soffre un disagio enorme, a partire dalla forte crisi che attraversa il settore agricolo, passando per la mancanza di sviluppo, sul quale nessuno sembra voglia aprire un confronto serio e fattivo”. Parole di fuoco dunque quelle di Pastorini che si scaglia contro il Segretario Regionale del suo partito incapace secondo lui “di non aver difeso con forza sia gli uomini che gli accordi presi, e questo non è tollerabile – continua Pastorini – soprattutto non si tollera il fatto che nel momento forse più ingarbugliato a livello regionale, e cioè durante le trattative per formare la giunta, il segretario abbia proposto nomi di personaggi esterni per ricoprire il ruolo di assessore, dimenticando chi, come me, ha portato voti e consensi nuovi al partito”. Non solo, Pastorini ha anche evidenziato come questa candidatura doveva arrivare alle prossime elezioni comunali, nel prossimo mese di maggio, con una forza di sinistra rinnovata e attenta ai problemi dei cittadini, “ne prendo atto – dice amareggiato Pastorini – evidentemente il cambiamento solo sbandierato, non si è voluto raggiungere”.

Polemico anche il dirigente regionale del PDCI Franco Sorrentino, forte sostenitore della candidatura di Pastorini che ha attaccato frontalmente il suo segretario “non si può sottostare ai ricatti del PD in questo modo, io sono per un cambiamento radicale, dalle fondamenta, di questo partito se vuole ancora avere un senso, altrimenti, tra qualche settimana, non sarà più nulla”. Insomma i partiti che qualcuno ha definito “minori” sono in subbuglio, e sul banco degli imputati ora ci sono i responsabili regionali accusati di non aver sbattuto i pugni sul tavolo per difendere accordi fatti prima delle elezioni.

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