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lunedì, Settembre 15, 2025

Pronta la giunta Frattura, gli alleati si lamentano “strapotere del PD”

EvidenzaPronta la giunta Frattura, gli alleati si lamentano "strapotere del PD"
di Giovanni Minicozzi
Il dado tratto dicono i francesi, a un mese esatto dalle elezioni regionali in Molise il neo Presidente Paolo Di Laura Frattura ha sciolto le riserve e ha nominato in nottata la giunta regionale, ma qualche alleato già mormora sottolineando lo strapotere del partito di Bersani che conta due assessori più il Presidente da poco iscritto anche lui al Partito Democratico. La giunta dunque sarà cosi composta, tenendo presente che qualcosa può ancora cambiare in queste ore, fino cioè all’ufficializzazione che dovrebbe arrivare in mattinata, Vittorino Facciolla (Unione per il Molise), Michele Petraroia e Massimiliano Scarabeo (Pd), insieme al dipietrista Pierpaolo Nagni in giunta e un centrista, Vincenzo Cotugno o Vincenzo Niro al vertice di Palazzo Moffa.
E’ durato poco più di un’ora l’ennesimo faccia a faccia tra Paolo Frattura, il presidente e il segretario del Pd, Roberto Ruta e Danilo Leva, tenutosi alle 15 di ieri  nella sede della giunta regionale. Bocche cucite sull’esito del vertice ma, evidentemente, non tutto è filato liscio considerato che lo stesso Frattura ha dovuto disertare l’incontro con i sindaci del cratere previsto per le cinque della sera. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: i due assessori chiesti dal Pd che, insieme al renziano Vittorino Facciolla, diventano tre più, ovviamente, il presidente Frattura, neo iscritto al partito di Pierluigi Bersani. Troppi secondo gli alleati che mal digeriscono tale soluzione. Comunque, il presidente è rimasto inchiodato al suo posto in via Genova per l’intera giornata e ha continuato il giro delle consultazioni con i partiti e con i movimenti che lo hanno sostenuto. Prima individualmente e poi, alle otto di sera, ha messo tutti i segretari intorno al tavolo della giunta regionale per definire gli ultimi dettagli. Come è nel suo stile, con calma e determinazione, Frattura ha acquisito i pareri e anche i mal di pancia manifestati dagli alleati minori che dovranno rinunciare al posto in giunta o al prestigioso incarico di presidente del Consiglio per effetto dell’eccessivo appetito del Pd. Le resistenze però non hanno frenato il percorso annunciato dal presidente che ha solo rinviato a domani mattina la riunione con gli eletti della sua maggioranza. Alle 11 andranno tutti in via Genova e conosceranno i nominativi degli assessori e quello indicato per l’incarico di presidente del Consiglio. A seguire, nel pomeriggio, come aveva promesso, Frattura comunicherà la sua squadra anche ai molisani attraverso gli organi di informazione. Nonostante qualche posizione ancora in bilico e gli inevitabili mal di pancia degli esclusi, al momento, il toto-assessori più probabile vede: Vittorino Facciolla (Unione per il Molise), Michele Petraroia e Massimiliano Scarabeo (Pd), insieme al dipietrista Pierpaolo Nagni in giunta e un centrista, Vincenzo Cotugno o Vincenzo Niro al vertice di Palazzo Moffa.

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