di Giovanni Minicozzi
Le prossime ore saranno cruciali per la definizione della nuova giunta regionale. Il presidente, Paolo Frattura, rientrato da Roma nella tarda serata dopo aver partecipato alla Conferenza delle Regioni, al successivo incontro con il premier incaricato, Pierluigi Bersani, e al faccia a faccia con i vertici del Pd, Danilo Leva e Roberto Ruta, ha fatto sapere che giovedì presenterà i suoi quattro assessori agli organi di informazione. Probabilmente l’incontro con i parlamentari molisani del Pd è stato proficuo, anche se il via libera definitivo dovrebbe arrivare ad horas. Infatti sarà la riunione della maggioranza, già convocata da Frattura, a sciogliere gli ultimi nodi che riguardano l’intero assetto istituzionale; ovvero giunta, presidenza del Consiglio, ufficio di presidenza e composizione delle quattro commissioni permanenti. D’altra parte, i problemi venuti a galla negli ultimi giorni erano pariticolarmente delicati e riguardavano la rivalità, sempre più evidente, tra gli ex amici Francesco Totaro e Vittorino Facciolla, nonché la presenza in giunta di Rialzati Molise, Udeur e della sinistra (Socialisti, Sel e Comunisti) che aveva chiesto la nomina per Salvatore Ciocca. Ingarbugliata anche la vicenda relativa alla scelta del successore di Mario Pietracupa al vertice di Palazzo Moffa. Il presidente, raggiunto telefonicamente, non si è sbottonato ma ha fatto capire che la soluzione è a portata di mano. “Non esistono particolari problemi – ha dichiarato Frattura – ma, prima di ufficializzare la mia decisione, voglio completare il confronto con i partiti che mi hanno sostenuto e con gli eletti in Consiglio regionale”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli alleati hanno sottolineato che, comunque vadano le cose, la volontà del presidente verrà rispettata. Dunque, alla fine sarà Paolo Frattura a scegliere e sicuramente utilizzerà i criteri che ha più volte ribadito: rappresentaza territoriale e maggior numero di voti raccolti. A rigor di logica, seguendo le indicazioni date da Frattura, i nuovi assetti istituzionali dovrebbero essere scontati con Michele Petraroia (Pd) alla presidenza del Consiglio e con Vittorino Facciolla (Unione per il Molise), Vincenzo Cotugno (Rialzati Molise), Massimiliano Scarabeo (Pd) e Pierpaolo Nagni (IdV) in giunta. L’eventuale sorpresa potrebbe arrivare dalla nomina di un rappresentante della sinistra che toglierebbe un posto al Pd o a Vittorino Facciolla. Ma, al di là della composizione dell’esecutivo, l’importante, a questo punto, è che Frattura presenti, come promesso, la sua squadra entro giovedì, poiché le emergenze del Molise non consentono di perdere altro tempo.
