Ancora oggi, il consigliere Pietraroia annuncia, con una nota pubblicata sulla sua newsletter, di “massimo impegno nella risoluzione dei problemi concreti del Molise” e, riferendosi alla sanità, “del dissesto del Cardarelli”, l’ospedale dei campobassani e, quindi, del più grande bacino di voti.
C’è da dire che lui, almeno, parla, mentre gli altri, come quelli della precedente legislatura, stanno in silenzio, lasciando così al commissario Basso libertà di azione, con il suo piccone automatico e senza disturbo, sulla sanità molisana. Diranno, più ancora del passato, tutti quelli che si sono in questi anni proclamati strenui difensori del “Vietri”, che la colpa è di Iorio e non di una classe politica incapace di confrontarsi con Iorio, i commissari e gli operatori sanitari, con questi ultimi che non possono sentirsi esclusi da questo disastro che affosserà il Molise definitivamente.
Noi di Larino Viva, povere Cassandre inascoltate e, per di più, maltrattate dalla stupidità e dall’ingordigia del potere, dall’ignoranza e dalla demagogia di piccoli uomini, avevamo consegnato a Pietraroia una proposta che, dopo averla controfirmata con Chieffo, ha pensato bene di metterla nel cassetto e, da ottimo “politico alla molisana” qual è, ha ascoltato la folla urlante. In pratica, ha cavalcato la tigre insieme a tutti gli altri suoi colleghi, mentre il sindaco e il vice sindacato di Larino, entrambi sotto l’attenzione della procura di Larino, hanno tracciato il viottolo sulla Bifernina per la regola della Filiera, cioè del filo diretto, con il governatore, che, un giorno o l’altro, avrebbe fatto cadere dal tavolo qualche briciola per l’ospedale. Così è stato con il Bambin Gesù, non nostro Signore, con qualche miracolo, ma l’eccellenza romana nel campo della sanità.
Tutti si sono proclamati soddisfatti e appagati, perfino quelli del Comitato, che non ancora era ancora arrivato al punto di piazzare un lenzuolo perché fino ad allora si era sgolato abboccando a Iorio e al resto della filiera.
Dopo aver sentito della calata dei nuovi parlamentari molisani per ordinare ai sudditi del PD di partecipare alle primarie, ma che, visti i tempi, fanno capire di volerle solo come strumento utile per dare becchime a qualche pollo, c’è stato anche chi, in una delle tante riunioni che si susseguono in questi giorni,, ha proposto di poter tenere aperto l’ospedale come centro di assistenza per anziani.
Un intelligente di turno e non unico, quattro anni fa, quando Larino Viva propose di trasformare l’ospedale in un’eccellenza geriatrica, accusò la nostra Associazione di proposta indecente perché voleva far diventare il nosocomio un ospizio. La cosa bella è che l’intelligente di turno è un noto operatore sanitario che ha applaudito alla cacciata della Maugeri dall’ospedale di Larino.
Oltre alla proposta della eccellenza geriatrica, decente e fattibile per il Molise, Larino Viva ci tenne a sottolineare che solo attraverso un sistema virtuoso sarebbe stato possibile giustificare 6 ospedali pubblici; che senza l’eccellenza geriatrica il Vietri avrebbe chiuso, al di là dei proclami e dei paroloni di poveri giocolieri della politica e che, con il Vietri, sarebbe entrato in coma anche l’ospedale di Termoli. Così sarà grazie a Basso e alla classe politica e dirigente di questa nostro amato Molise!
Non ci piace dire “noi l’avevamo detto” perché non serve a niente, se non a mangiarsi il gomito, ma ci preme, però, ricordare ai larinesi i fatti e a far vivere loro la verità, per non darsi ancora una volta la zappa sui piedi.
Ai candidati sindaci vogliamo porre con ancora maggior forza la domanda: “perché vuoi fare il sindaco”; ai parlamentari regionali e nazionali, compreso Berlusconi: “cosa avete fatto per prendere i voti che vi hanno fatto eleggere”, e, soprattutto, “che cosa avete in mente di fare”, sempre che nella mente ci sia ancora un po’ di spazio per pensare alla sanità molisana e agli ospedali che, senza se e senza ma, Basso ha deciso di chiudere.
Associazione Larino Viva