A distanza di 23 anni dall’apertura nel nucleo industriale di Termoli sta per chiudere la ex Purina, fabbrica di mangimi della Cargill e per i 17 dipendenti si prospetta il licenziamento. La direzione della Multinazionale ha fatto sapere che, costretta alla riorganizzazione, cesserà la produzione negli stabilimenti di Termoli e Jesi. <<Le difficili condizioni economiche dell’Italia e dell’industria mangimistica – si legge nella nota – unite alla volatilità dei prezzi delle materie prime, al calo della domanda dei clienti, alle criticità del credito hanno determinato una situazione molto difficile>>. Già lo scorso anno in realtà l’azienda termolese che si trova proprio vicino alla caserma dei vigili del fuoco aveva subito un processo di razionalizzazione con il licenziamento di cinque operai e lo stabilimento si era salvato dopo le trattative con i sindacati. Questa volta però sembra difficile convincere la direzione a fare un passo indietro nonostante il sito termolese non sia in perdita. “Non è giusto che uno stabilimento efficiente venga chiuso solo per una questione di razionalizzazione” ha affermato Raffaele De Simone rappresentante della Fai-Cisl. I sindacati hanno già organizzato due giorni di sciopero e stanno pensando ad altre forme di protesta, ma intanto se le cose non cambiano l’azienda chiuderà i battenti entro maggio e la produzione verrà trasferita nel vicino impianto di Melfi.
Termoli: chiude anche la Cargill, anche se non è in perdita. 17 dipendenti licenziati
