di Manuela Iorio
Bufera sul Comune di Campomarino, dove un amministratore comunale, un agente della polizia municipale e un dipendente regionale sono indagati per corruzione, concussione e istigazione alla corruzione. La posizione più delicata è quella di Pasquale Carriero, responsabile dei vigili urbani che secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza si sarebbe fatto dare 800 euro da un venditore ambulante in cambio di un posto nel mercato estivo al lido e avrebbe aggiustato le carte di un incidente in cui era stato coinvolto un assessore con lo scopo di avere un avanzamento nella carriera e ottenere la posizione organizzativa di vicario facente funzione, dopo il pensionamento dell’ultimo comandante. In cambio avrebbe fatto anche campagna elettorale per le imminenti regionali del 2011 in cui era candidato il vicesindaco dell’epoca che non risulta indagato. Per Carriero la Procura aveva chiesto l’arresto, ma il Gip non lo ha concesso, optando per la sospensione di due mesi dai pubblici uffici. Il componente di giunta in questione è invece Alessandro Di Labbio, dal 2011 anche consigliere provinciale e uscito proprio nello stesso anno dalla maggioranza guidata da Cammilleri.
L’altra persona coinvolta è il fratello di un vigile urbano che secondo l’accusa poteva beneficiare della turnazione per il ruolo di comandante. E’ accusato di istigazione alla corruzione. L’episodio che lo riguarda è sempre collegato alla raccolta di voti per l’ex vicesindaco. L’indagine è stata portata avanti dalla Guardia di Finanza e si è basata soprattutto sulle intercettazioni telefoniche effettuate nell’estate del 2011. Il comandante della municipale Pasquale Carriero era stato anche interrogato sui fatti dal giudice per le indagini preliminari e si era avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato ha già annunciato che giovedì farà istanza al Riesame per chiedere la revoca della sospensione dal servizio.
